Il presidente facente funzione dell’Istituto di statistica, Maurizio Franzini, ha fornito alcuni dati - aggiornati al 2017 - durante l’audizione sulla Nota del Def. Più poveri gli stranieri e chi vive nel Mezzogiorno. "Prospettive a breve termine non favorevoli"
Sono 5 milioni le persone che in Italia vivono in condizione di povertà assoluta. Si tratta del picco massimo dal 2005 sia in termini di famiglie (1,778 milioni, pari al 6,9% delle famiglie residenti) sia in termini di singoli individui (8,4% dell'intera popolazione). È questo il dato, aggiornato al 2017, fornito dal presidente facente funzione dell'Istat, Maurizio Franzini, in audizione sulla Nota di aggiornamento al Def alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.
La maggior parte dei poveri sono al Sud
Secondo i numeri forniti da Istat, il fenomeno della povertà assoluta interessa il 6,2% dei cittadini italiani (3 milioni 349 mila) e il 32,3% degli stranieri (pari a 1 milione e 609 mila individui). Nello specifico, nel 2017 quasi la metà degli individui in condizioni di povertà assoluta sono residenti nel Mezzogiorno, con un'incidenza dell'11,4% sulla popolazione, mentre al Centro e al Nord l'incidenza è simile, pari rispettivamente al 5,1% e al 5,4%. Al Sud il fenomeno interessa il 10,25% degli italiani e il 40% degli stranieri, "la cui consistenza numerica è tuttavia estremamente ridotta".
"Prospettive non favorevoli"
Durante l’audizione, Franzini ha poi sottolineato che "le prospettive a breve termine dell'economia in base ai segnali forniti dall'indicatore anticipatore stimato dall'Istat non risultano favorevoli: negli ultimi mesi l'indicatore ha seguito un andamento discendente lasciando prevedere il prolungamento della fase di crescita contenuta".
Data ultima modifica