Luxottica, al via la fusione con la francese Essilor

Economia
Delfin, azionista di maggioranza di Luxottica, ha conferito la sua intera partecipazione (62,42%) a favore di Essilor International
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Delfin, azionista di maggioranza del gruppo, ha completato il conferimento della sua intera partecipazione, pari al 64,42%. La nuova holding sarà leader mondiale nel design, nella produzione e nella distribuzione di lenti, montature da vista e occhiali da sole

È nata EssilorLuxottica, la nuova holding frutto della fusione tra Luxottica e la francese Essilor. Ad annunciarlo è stata la stessa azienda italiana che produce e commercializza occhiali. Confermato il conferimento da parte di Delfin, azionista di maggioranza di Luxottica, della sua intera partecipazione (62,42%) a favore di Essilor International.

La nuova holding

Luxottica Group conta circa 85mila dipendenti nel mondo e ha chiuso il 2017 con un fatturato di oltre nove miliardi di euro. La holding nata dalla fusione con Essilor sarà leader globale nel design, nella produzione e nella distribuzione di lenti oftalmiche, montature da vista e occhiali da sole. Il nuovo gruppo, che sarà del tutto definito dopo l'offerta pubblica sulle azioni flottanti Luxottica, presenta ricavi aggregati di oltre 15 miliardi di euro, circa 140mila dipendenti e vendite in oltre 150 paesi. L'operazione era già stata annunciata a gennaio 2017 ed è stata ora completata con il conferimento delle azioni Delfin.

I prossimi passi

La prima assemblea è convocata a Parigi per il 29 novembre. Delfin si dovrebbe diluire dal 63% circa di Luxottica al 31,3%, con limitazione dei diritti di voto al 31%, i dipendenti-soci di Essilor al 4% mentre il flottante sarà oltre il 63%. Il cda per tre anni sarà metà italiano e metà francese, con Leonardo Del Vecchio, 83 anni, presidente esecutivo e Hubert Sagnieres, numero uno di Essilor, vice presidente con gli stessi poteri.

Gli obiettivi

La creazione della nuova holding ha come obiettivo la difesa della leadership nei rispettivi campi di Luxottica ed Essilor e, al contempo, la possibilità di sfruttare il mercato che si sta aprendo nei Paesi extra europei a forte sviluppo. La stima è di un miliardo di nuovi potenziali clienti nell'arco dei prossimi dieci anni. Sul sito Internet della nuova società frutto della fusione, a tal proposito, si sottolinea proprio la volontà di "aiutare le persone a vedere di più per consentire a tutti ovunque di imparare, di lavorare, di esprimersi e di realizzare il proprio potenziale".

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