Chi è Mario Nava, il dimissionario presidente della Consob
EconomiaClasse 1966, ha avuto 20 anni di esperienza all'interno della Commissione Europea. Si era insediato lo scorso mese di aprile
Economista cresciuto nell'alveo della Commissione Europea, Mario Nava nasce a Milano nel 1966. Nel 1989 si laurea in Economia all'Univeristà Bocconi per poi conseguire la laurea specialistica, nel 1992, all'Università Cattolica di Lovanio, in Belgio. Conclude la carriera accademica nel 1996 con un dottorato in Finanza alla prestigiosa London School of Economics.
Il curriculum di Mario Nava
Dopo gli studi entra in Commissione Europea dove, in vent’anni di attività, raggiunge ruoli di vertice come quello ricoperto prima di essere nominato alla Consob. Nel 2016 viene, infatti, nominato direttore per la sorveglianza del Sistema finanziario e della gestione delle crisi della Commissione Europea. Nell'organo esecutivo dell'Unione Nava è uno dei maggiori esperti di economia, e riesce a curare diversi rapporti sotto quattro presidenti: Jacques Santer, Romano Prodi, Josè Manuel Barroso e Jean Claude Juncker. Di Prodi diventa consigliere durante la sua presidenza della Commissione, dal 1999 al 2004. Nello stesso periodo lavora nello staff di Mario Monti quando quest'ultimo ricopre la carica di commissario Ue per il mercato interno. Poi il passaggio, dal 2009 al 2013, al ruolo di responsabile dell'unità "Banche e conglomerati finanziari". Ancora prima, dal 2004 al 2009, Nava guida l'unità "Infrastruttura dei mercati finanziari", sempre all'interno della Commissione Europea.
Dall'arrivo in Consob fino alle dimissioni
Prima e durante gli incarichi dirigenziali a Bruxelles, Nava insegna in diverse università mondiali come la Statale di Mosca, quella di San Pietroburgo, la London School of Economics, le Università argentine di Cuyo e Belgrano e la Bocconi di Milano. Sempre nella città lombarda diventa membro della Facoltà di Economia dell'Ispi (Istituto di Studi di Politica Internazionale). Mario Nava approda alla Consob nell'aprile del 2018, dopo essere stato indicato come nuovo presidente dal governo Gentiloni alla fine del 2017. Il suo arrivo alla Commissione nazionale per le società e la Borsa viene reso possibile dalla concessione di un distacco triennale dagli uffici della Commissione Europea. Una mossa osteggiata fin dal suo arrivo soprattutto da parte dei parlamentari del Movimento 5 stelle. Il 12 settembre l'ultima richiesta arrivata dalle due principali forze del governo Conte, che reclamavano apertamente le dimissioni di Nava “in quanto dipendente di un'istituzione sovranazionale”, carica giudicata da Lega e M5S come “incompatibile con la presidenza di un'autorità indipendente italiana, il cui ruolo è quello di garantire l'ordinato funzionamento del mercato finanziario nazionale”. Il 13 settembre la comunicazione ufficiale da parte di Nava delle dimissioni dalla Consob.