Finanza & Dintorni
Rivedere il sistema delle concessioni non sarà semplice. Sono circa 35mila e coinvolgono più settori con tanti protagonisti.
Rivedere il sistema delle concessioni non sarà semplice.
Sono circa 35mila e coinvolgono molti settori con altrettanti protagonisti.
Pensate alle autostrade, agli aeroporti civili, ai terminalisti portuali (passeggeri e merci), agli ambulanti, alle dighe, all'energia. all'acqua e ai rifiuti, al bingo e alle scommesse. Solo i contratti prossimi a scadenza valgono circa 1,4 miliardi di euro di canoni annuali. In Valtellina, ma è solo un esempio, le concessioni idroelettriche sono scadute. Al contrario, molte altre scadranno nel tempo. Ecco altri esempi: la concessione sulla Tangenziale di Napoli scade nel 2032, quella sulla Livorno - Civitavecchia nel 2046 e quella sulla Torino - Bardonecchia nel 2050.
Ancora più intricate sono le concessioni nel campo delle telecomunicazioni. Qui lo stato non avrà tanto margine per le modifiche, dato che sono pochi coloro che si possono permettere di partecipare alle aste per l'assegnazone delle frequenze di trasmissione (quattro nomi per l'esattezza: Tim, Vodafone, Wind Tre e Iliad), come la prossima sul 5G. Ci sono anche gruppi come Open Fiber che si occuperanno per vent'anni delle aree bianche, che per intenderci sono quelle di solito ignorate dagli altri operatori. E poi ci sono le spiagge, le acque minerali, le frequenze, per citare solo alcuni settori.
Per farvi capire anche di che numeri stiamo parlando, una ricerca di R&S Mediobanca, che ha considerato solo le 82 principali società partecipate dai maggiori enti locali (quindi non direttamente dallo stato) e attive nell'energia e nel gas, nell'igiene ambientale, nelle autostrade, negli aeroporti e nell'idrico - quindi gruppi come Iren, A2A e Acea - individua nel complesso un polo che rappresenterebbe il terzo gruppo industriale italiano dietro Eni e Enel.
Stando a quanto fatto capire dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti il governo si concentrerà su acque minerali, idrocarburi, frequenza per la tv e telefonia. Ma, ripeto, si tratta di un territorio vastissimo, sarà davvero molto complicato per l'esecutivo metterci mano.