Il ministro dell'Economia, in un'intervista a Bloomberg, afferma che le due misure sono necessarie per "supportare la crescita". E ribadisce: "Quest'anno non ci saranno manovre correttive". Le stime di deficit e debito resteranno quelle stabilite dal precedente governo
Il reddito di cittadinanza e il taglio delle tasse procederanno insieme "di pari passo", perché "sono necessari a cambiare il sistema e supportare la crescita economica". A spiegarlo è il ministro dell'Economia Giovanni Tria in un'intervista a Bloomberg. "Una maggiore crescita economica - spiega - deve venire dalla graduale attuazione del programma di governo". Per Tria, questo processo "richiede di agire sia sulla composizione delle entrate fiscali che sulla spesa. La nostra discontinuità rispetto al precedente governo non sarà sul livello del deficit ma piuttosto sul mix di politiche".
Nessuna manovra correttiva nel 2018
Il ministro ha ribadito, come già detto in Parlamento a inizio luglio, che non ci saranno manovre correttive quest'anno, che potrà chiudersi entro le stime di deficit (1,6% del Pil) e debito (130,8) stabilite dal precedente governo. Il deficit per il 2019 "potrebbe essere più alto", rispetto all'obiettivo dello 0,9% del Def del governo Gentiloni. Tria ha quindi riaffermato come "nessuno voglia uscire dall'euro" e che "non sarebbe giustificabile", visti i numeri e le stime, un eventuale downgrade delle agenzie di rating.