Wimbledon, Federer veste Uniqlo: l'addio a Nike vale 300 milioni

Economia
Roger Federer a Wimbledon nel 2017 (Getty Images)
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Dopo 24 anni, il tennista ha abbandonato il "baffo" americano per abbracciare la mega-offerta del marchio giapponese. L'esordio, come da tradizione in bianco, durante il torneo britannico

Anche i grandi matrimoni commerciali finiscono. Soprattutto se sul piatto c'è un'offerta da 30 milioni di dollari l'anno. Nel primo turno di Wimbledon, nel “suo” torneo, Roger Federer è sceso in campo vestendo Uniqlo e non Nike. È stata la prima volta dal 1994.

L'offerta di Uniqlo

Sulle divise bianche che Wimbledon esige non c'era il baffo del gruppo americano ma il quadrato rosso della società giapponese. Secondo Espn, Uniqlo sarebbe riuscito a strappare Federer alla concorrenza con un'offerta da 300 milioni di dollari in dieci anni. Una bella dote per il finale di carriera, ma anche per quando abbandonerà il campo da gioco. Federer compirà ad agosto 37 anni ed è quantomeno improbabile che vada avanti per altri due lustri. Continuerà a vestire Uniqlo dopo il ritiro, diventando brand ambassador. Per dare un'idea di quanto sia stata generosa l'offerta giapponese bastano due dati: l'ultimo contratto Nike (scaduto a marzo) offriva al tennista 10 milioni di dollari l'anno; in tutta la sua carriera Federer ha vinto, in premi, 116,6 milioni di dollari.

Il marchio “RF”

La sponsorizzazione crea però, a questo punto, un conflitto. Uniqlo produce abbigliamento sportivo ma non scarpe. Per cui Federer continuerà, almeno per il momento, a calzare Nike. Per il marchio americano resta comunque un duro colpo. Anche perché aveva dedicato a “Re Roger” una linea apposita, siglata con le sue iniziali, “RF”. Proprio sulla linea di abbigliamento personalizzata si sarebbe basata la contro-offerta di Nike. Non potendo arrivare alle cifre di Uniqlo, la società avrebbe proposto di ampliare la gamma dei prodotti RF e gli incassi dalle vendite. Il tennista, però, ha optato per il Giappone. E ha spiegato in conferenza stampa che “sono le sue iniziali e, nel breve periodo, torneranno” nelle sue mani. Si profila quindi un accordo che dovrebbe consentire a Federer di gestire il marchio “RF”, con la possibilità di amministrarlo in modo indipendente o di affidarlo a Uniqlo.

Il precedente: Novak Djokovic

Il gruppo giapponese punta a un riconoscimento internazionale che ha solo in parte, nonostante abbia le dimensioni per giocarsi la sua partita: entro il 2020, prevede un fatturato di 29 miliardi di dollari, non così lontano da quello di Nike (intorno ai 40 miliardi). Il caso Federer, per il personaggio e per la longevità della sponsorizzazione, è eclatante. Ma Uniqlo aveva già conquistato un altro numero uno del ranking Atp: ha infatti marchiato maglie e pantaloncini di Novak Djokovic (fino a quel momento atleta Sergio Tacchini) dal 2012 al 2017. Oggi il serbo veste invece Lacoste.

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