Bitcoin da record: il suo valore sfonda gli 8mila dollari
EconomiaLa criptovaluta oltrepassa un'altra soglia e si arrampica fino al suo nuovo massimo storico. La crescita da inizio anno, quando non arrivava a mille dollari, è superiore al 700%
Il Bitcoin guadagna un altro record: il suo valore ha superato quota 8mila dollari e si è arrampicato fino a 8255,20 dollari: è il nuovo record storico. Il progresso è stato del 700% rispetto ad inizio anno, quando la criptovaluta non superava i mille dollari.
La volatilità dei Bitcoin
La considerazione dei Bitcoin divide osservatori e investitori. C'è chi è convinto che si tratti del nuovo bene rifugio, come e meglio dell'oro. E c'è chi indica la criptovaluta come una bolla speculativa destinata a scoppiare. Di sicuro c'è un'elevata volatilità: il Bitcoin ha sempre intervallato la salita con improvvisi cali. A metà novembre, ad esempio, ha bruciato 2mila dollari in un solo fine settimana. Ai passaggi a vuoto concorrono i conflitti interni alla comunità che anima l'infrastruttura su cui si basano i Bitcoin, spaccata tra gli ortodossi, contrari a qualsiasi modifica, e gli innovatori, favorevoli a cambiare qualcosa in modo da superare alcuni difetti del sistema (come la capacità di crescere ed espandersi, messa in discussione da alcuni vincoli previsti dal protocollo a cui i Bitcoin sono ancorati).
Perché il Bitcoin sale
A generare una valutazione da montagne russe contribuiscono le dichiarazioni di personaggi influenti della finanza. Il Bitcoin, ad esempio, ha perso terreno quando Jamie Dimon, amministratore delegato di JP Morgan, l'ha definito "una frode" che "finirà male". Dall'altra parte, però, oltre alla crescente popolarità, in questo momento sembra essere proprio l'apporto della finanza tradizionale il principale propulsore della criptovaluta. Due società specializzate in prodotti strutturati, Cme Group e Vontobel, hanno infatti lanciato dei future sui Bitcoin, cioè contratti derivati con i quali è possibile puntare sul ribasso o sul rialzo futuro della moneta elettronica. Per speculare o per proteggersi dalla volatilità. Iniziano quindi a esserci prodotti a misura di investitori istituzionali, capaci di muovere molte più risorse rispetto ai piccoli privati.