Il ministro dell'Economia a proposito delle tensioni con la Francia: "Gli italiani sanno contare benissimo. 50-50 non è accettabile". Sul taglio dell'Irpef: "Per ora no". L'INTERVISTA INTEGRALE
"Gli italiani sanno contare benissimo: proprio per questo 50-50 non sarà accettabile e non sarà accettato. Ribadiamo: avevamo con il precedente governo francese un accordo chiarissimo. Accordo smentito da Macron e noi questo non lo accettiamo. Da questo si riparte". Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan a Sky TG24 a proposito delle tensioni con la Francia per i cantieri navali. "Sta poi alla commissione europea decidere se ci sono gli estremi per interventi rispetto alla nazionalizzazione che il governo francese ha deciso di operare", ha aggiunto a riguardo.
"No al taglio dell'Irpef in manovra"
Nel corso dell’intervista il ministro Padoan ha parlato anche delle politiche economiche dell’esecutivo, spiegando che per ora in manovra non sarà previsto un taglio dell’Irpef. I tagli delle tasse, ha detto Padoan, "sono stati una costante del governo precedente e continuano ad esserlo. Bisogna fare i conti con le risorse che ora non consentirebbero un taglio permanente".
Manovra per ripresa, giù costo lavoro giovani
Il governo punta ad una manovra "di sostegno alla crescita" in "piena continuità" con la politica di bilancio precedente. Bisogna individuare "poche priorità - ha detto Padoan - perché ci sono poche risorse e bisogna usarle in modo efficace. La riduzione del costo del lavoro per i giovani è una priorità. Lo strumento fiscale può essere molto efficace se utilizzato in modo permanente e non temporaneo".
"Lo spread non tornerà a salire"
Quando finiranno gli interventi della Bce lo spread italiano andrà alle stelle? "E' uno scenario irrealistico, non c'è più il rischio crescita né il rischio banche. Lo stesso spread riflette più fiducia sull'Italia. Il fatto che i tassi saliranno è già incorporato nelle attese ma l'economia italiana è in condizioni molto più forti".