H&M, sindacati: stop a 89 licenziamenti, salvaguardata occupazione

Economia

L'accordo raggiunto tra le parti prevede sostegno economico per chi sceglierà volontariamente la mobilità. 32 dipendenti saranno ricollocati in altri punti vendita. Diritto di prelazione delle associazioni di categoria sulle nuove assunzioni entro i 12 mesi

Dopo diverse settimane di confronto, i sindacati e la direzione aziendale della catena di abbigliamento svedese H&M hanno raggiunto un accordo sulla procedura di licenziamento che inizialmente prevedeva l'esubero di 89 dipendenti dei quattro punti vendita in chiusura a Milano, Cremona e Venezia Mestre.

Incentivi e ricollocamenti

La trattativa tra i vertici della società e Cgil Cisl Uil si è conclusa con un accordo sulla mobilità volontaria e incentivata: 32 dipendenti saranno ricollocati in altre filiali in un perimetro non superiore ai 35 km dai punti vendita in chiusura ed è previsto un incentivo economico all'esodo volontario pari a 16 mensilità, più un ulteriore importo, parametrato all'anzianità di servizio, da due a otto mensilità. I sindacati hanno contrattato anche il diritto di prelazione per le nuove assunzioni che dovessero essere effettuate in occasione di eventuali nuove aperture entro i 12 mesi dal licenziamento.

“Esito condiviso in una situazione drammatica”

"L'impegno delle parti nella lunga trattativa ha consentito di annullare le iniziative strumentali messe in atto da alcune organizzazioni autonome che puntavano a danneggiare in modo pesante l'immagine aziendale e l'azione del sindacato confederale che, pur nella drammaticità della situazione, ha saputo condurre la trattativa a un esito condiviso”, si legge in una nota unitaria diramata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. "Il nostro auspicio ora è che vada a buon fine la trattativa tra azienda e proprietà dell'immobile a Venezia Mestre per la ristrutturazione del locale e del contratto di affitto, consentendo di recuperare il punto vendita e i posti di lavoro coinvolti dalla riorganizzazione", ha aggiunto il funzionario della Fisascat Cisl Marco Demurtas.

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