Fincantieri, tensione Italia-Francia. E il governo interviene su Tim

Economia
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Il Ministro dello Sviluppo economico, durante un’informativa alla Camera sullo scontro intorno ai cantieri navali, ha confermato che l’Italia manterrà la linea della fermezza nelle trattative con Parigi

L’accordo su Stx è ancora possibile, ma l’Italia manterrà una posizione di fermezza nella trattativa. E’ questa la posizione espressa dal ministro per lo Sviluppo economico sul caso Fincantieri. Durante l’informativa alla Camera, Calenda ha anche ammonito la Francia: “Un Paese serio agisce attraverso le regole ma non discriminando sulla base della nazionalità”. E annuncia attività del governo su Tim.

Fermezza, ma accordo possibile

"Il governo manterrà, durante questo periodo di ulteriore negoziato, la linea di fermezza che ha sin qui seguito, tenendo però sempre aperto un canale di dialogo costruttivo con il Governo francese – ha detto Calenda - Riteniamo che esistano tutte le condizioni per trovare un accordo su Stx e andare avanti sul progetto di partnership tra Fincantieri e Naval Group".
La questione della ricomposizione sarà affrontata nel vertice bilaterale tra Italia e Francia il prossimo 27 settembre. Da Calenda, intanto, arriva un avvertimento a Parigi: "Un paese serio agisce attraverso le regole, che se la situazione lo richiede possono essere rafforzate, ma non discriminando sulla base della nazionalità".

No a ritorsioni

Calenda ha anche allontanato l’ipotesi di ritorsioni contro la Francia: "Difendere gli interessi italiani significa difendere i numeri, non è questione di sovranità ma di competitività, alle imprese straniere che vengono ad investire in Italia non chiediamo il passaporto ma il piano industriale". "Ho sentito affermare - ha continuato Calenda - che l'Italia dovrebbe proteggersi con ritorsioni e dazi contro la Francia. Al di là della non praticabilità ricordo che l'Italia ha un saldo  commerciale positivo di 11,4 miliardi verso la Francia".

Retroscena sullo stop francese

Calenda ha anche rivelato alcuni retroscena dietro alla retromarcia francese su Stx: “Il 31 maggio il presidente Macron, recandosi in visita presso i cantieri navali Stx, ha manifestato la volontà di rivedere gli accordi sottoscritti tra il gruppo italiano e il Governo Hollande, dando di fatto mandato al Ministro dell'economia di avviare con gli interlocutori italiani un ulteriore confronto che ha avuto luogo lo scorso 5 giugno a Roma, quando con il Ministro Padoan abbiamo incontrato Le Maire”. Già allora, comunque, il governo italiano aveva stoppato le pretese francesi: “In quella sede abbiamo chiarito alle nostre controparti che ritenevamo la sostanza dell'accordo preso con il precedente Governo non modificabile", ha spiegato il Ministro.

Tensione su Vivendi – Tim

Calenda, dopo l’intervento alla Camera, ha anche annunciato un’azione del governo su Tim: “Abbiamo chiesto a Palazzo Chigi di verificare se c'è l'obbligo di notifica sull'attività di direzione e coordinamento" di Tim da parte di Vivendi. Un’azione che, ha specificato il ministro, "non ha nulla a che fare con la questione Fincantieri", ma che potrebbe contribuire ad alimentare la tensione tra Roma e Parigi.

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