I sindacati hanno presentato una proposta comune sul personale di volo ma "l'azienda l'ha ritenuta insufficiente" e ha sospeso il negoziato. Filt: "Ulteriore confronto anche con il governo"
“L'azienda ha sospeso la trattativa. È una decisione unilaterale e il tavolo non è rotto ma sospeso”. Lo ha annunciato il segretario generale della Uil trasporti, Claudio Tarlazzi, parlando della trattativa tra Alitalia e sindacati. I sindacati, ha spiegato, hanno “esposto la posizione unitaria sul personale di volo e l'azienda l'ha ritenuta insufficiente. Noi abbiamo chiesto ora che la trattativa prenda una piega diversa e passi dal tecnico al politico, perché così non si può andare avanti. Abbiamo chiesto che scenda in campo la politica”.
Tempo per un'intesa fino a giovedì alle 13
Interpellato sulla questione, il ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda ha detto: “Si lavora per chiudere fino all'ultimo secondo utile”. Al ministero, sede dell’incontro, è arrivato anche il presidente esecutivo designato di Alitalia, Luigi Gubitosi. La scadenza per trovare un accordo sui tagli previsti dal piano industriale è domani, giovedì 13.
I sindacati chiedono intervento governo
La proposta messa a punto dai sindacati, ha detto Tarlazzi, “per noi è molto importante e va valutata con molta attenzione, ma l'azienda sembra che la sminuisca e non si discosta dalle proprie proposte iniziali”. Ora “ci sono delle riflessioni da fare e si riprende nel pomeriggio”, ha aggiunto. Sottolineando che la situazione è “molto complicata”. L’intervento del governo, oltre che dalla Uilt, è stato chiesto anche dalla Filt-Cgil. “La trattativa è in stand by dando tempo di riflettere e poter avere un ulteriore confronto anche con il governo”, ha detto il segretario nazionale Nino Cortorillo. “Le organizzazioni sindacali confederali insieme a quelle professionali hanno avanzato delle controproposte sulla riduzione dei costi per il personale navigante che sono state respinte da Alitalia – ha spiegato –. Continuiamo a sostenere che non si può risanare Alitalia tagliando i salari, ma modificando nel tempo la struttura retributiva”.