Dieselgate, ex capo di Volkswagen sotto inchiesta in Germania

Economia
Martin Winterkorn, ex amministratore delegato di Wolkswagen (Getty Images)

Martin Winterkorn, amministratore delegato quando scoppiò lo scandalo-emissioni nel 2015, è sospettato di frode nella vicenda dei motori truccati

La procura tedesca di Brunswick, in Bassa Sassonia, ha reso noto che sta raccogliendo prove nei confronti dell'ex amministratore delegato di Volkswagen, Martin Winterkorn, nell'ambito del Dieselgate.

Una possibile frode - Il sospetto nei confronti dell'ex ad, già nel mirino per una possibile manipolazione del mercato, è quello di frode. C'era lui, infatti, a capo della casa automobilistica tedesca nel 2015, quando negli Stati Uniti scoppiò lo scandalo delle macchine diesel - circa undici milioni, vendute in tutto il mondo - equipaggiate con un sistema che falsificava i dati sulle emissioni dei motori.

L'inchiesta si allarga - "Dai risultati attuali - fanno sapere i procuratori - il numero di persone sotto inchiesta è passato da 21 a 37". Tra queste c'è appunto Martin Winterkorn, che la settimana scorsa si è difeso dalle accuse in Germania, davanti alla commissione d'inchiesta parlamentare, affermando di non aver mai saputo nulla riguardo ai motori truccati e smentendo quindi anche recenti rivelazioni della stampa tedesca che sostenevano il contrario, cioè che Winterkorn conoscesse la questione dal 2012. La procura di Brunswick ritiene però che le prove raccolte dagli investigatori e i racconti dei testimoni convergano tutti in un'unica direzione: ovvero che l'ex amministratore delegato - dimessosi subito dopo lo scoppio del Dieselgate - fosse a conoscenza della vicenda.

Miliardi di danni - Il dieselgate finora è costato più di 16 miliardi di euro a Volkswagen, con ricadute negative anche sull'occupazione. A questi si vanno ad aggiungere i 4,3 miliardi di dollari (poco più di 4 miliardi di euro) che la casa automobilistica tedesca ha accettato di patteggiare all'inizio del 2017 con le autorità statunitensi. Di poco successiva è stata poi un'altra sentenza a suo modo storica: un tribunale della Bassa Sassonia ha infatti condannato Volkswagen a rimborsare il prezzo di un'auto a un cliente.

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