E' la prima volta che l'Italia non vota a favore del bilancio comunitario. Stanziati più fondi per immigrazione, disoccupazione giovanile, ricerca. Ma diminuisce l'incremento di risorse per i Paesi mediterranei
L'Unione europea ha approvato il bilancio per il 2017, con l’astensione dell’Italia, che aveva espresso la sua riserva nei giorni scorsi. E’ la prima volta che il nostro paese non vota a favore del bilancio comunitario annuale. “Nel prossimo bilancio europeo, l'Italia è pronta ad ogni tipo di intervento, fino al veto, ma non per egoismo, piuttosto per sollecitare da parte dell'Europa più attenzione su crescita e migranti”, ha spiegato il premier Matteo Renzi.
Accordo a tarda notte - I ministri dei ventotto hanno raggiunto un accordo solo a tarda notte. Una maratona negoziale dovuta anche alle resistenze dell'Italia. Alla fine è stato deciso che per il prossimo anno si avranno tetti di 157,8 miliardi di euro in impegni (il totale delle spese che si pensa di poter affrontare) e 134,5 miliardi di euro in pagamenti (le risorse realmente disponibili). Stanziati più soldi per immigrazione (5,91 miliardi, +11,3% rispetto al 2016) e occupazione (21,3 miliardi di impegni, +12%). Previsto inoltre un impegno di spesa da 500 milioni per l'iniziativa giovani, il programma di sostegno all'occupazione giovanile, e un impegno di spesa per 500 milioni a sostegno del settore latte.
Rinviato il fondo per lo sviluppo sostenibile - Anche se sono state recepite le richieste italiane di un incremento di risorse per i programmi Erasmus (mobilità degli studenti universitari), Horizon 2020 (ricerca) e garanzia giovani e gli impegni complessi per 700 milioni, il governo italiano ha criticato la riduzione degli incrementi delle risorse per i Paese mediterranei (332 milioni invece di 340) ed il rinvio del finanziamento del fondo per lo sviluppo sostenibile (250 milioni), che dovrebbe affrontare le cause profonde dell'immigrazione.