Ue, flessibilità per 14 miliardi. Renzi: "Meno di quanto avrei voluto"

Economia

Nella lettera inviata al ministro Pier Carlo Padoan, la Commissione europea concede un margine pari allo 0,85% del Pil. Ma chiede più sforzi sui conti pubblici da qui al 2018

Dalla Commissione Ue arriva in Italia un sì alla flessibilità, ma anche la richiesta di un maggiore impegno sui conti pubblici da qui al 2018.

 

La lettera Ue - La Commissione Ue ha dato il via libera per l'Italia ad una flessibilità pari allo 0,85%, circa 14 miliardi di euro, per il 2016. Nella lettera inviata al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, i commissari per l'Euro e gli Affari economici, Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, hanno illustrato le proposte pronte ad essere adottate: piena flessibilità dello 0,5% di Pil per le riforme strutturali, un ulteriore 0,25% per le spese a bilancio per gli investimenti, lo 0,04% per le spese eccezionali legate alla crisi migratoria e lo 0,06% per gli interventi in chiave anti-terrorismo.

 

Più impegno nel 2017 e nel 2018 - Dall’Europa ricordano anche che l’Italia, come prevedono le regole, dovrebbe sforzarsi di più nel 2017 e nel 2018. I due commissari prendono nota dell'impegno del nostro Paese di raggiungere un rapporto deficit/Pil all'1,8% nel 2017, ma "in termini strutturali un Paese nella posizione ciclica dell'Italia e con un debito pubblico superiore al 60% del prodotto interno lordo dovrebbe fare uno sforzo fiscale maggiore dello 0,5% ogni anno". L’Europa, quindi, invita l’Italia a far sì che “il bilancio del 2017 sia pienamente conforme alle disposizioni del patto di stabilità e crescita”.

 

Renzi: “È un riconoscimento all’Italia” – “L'Europa in queste ore ci riconosce un ulteriore elemento di flessibilità. È ancora meno di quello che avrei voluto ma è un fatto importante, un riconoscimento all'intero Paese - ha detto presidente del Consiglio Matteo Renzi -. Abbiamo ottenuto un accordo significativo, importante. Non è la soluzione di tutti i mali ma afferma un principio: sulla flessibilità l'Europa c'è”. In mattinata, anticipando la decisione della Commissione Ue, il premier ha definito il lavoro del ministro Padoan “straordinario”.

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