Facebook sfida Google e Twitter con il nuovo motore di ricerca

Economia

Raffaele Mastrolonardo

Credit: Facebook
Facebook_Search

Una nuova funzionalità, per ora disponibile solo negli Stati Uniti, permette di esplorare con maggiore facilità tutti i post pubblici. Occhio alla privacy: ecco cosa comporta questo cambiamento per la riservatezza delle informazioni

 

Cercare le informazioni su Facebook non è mai stato facile. Chiunque abbia provato il motore di ricerca del social network sa che non si tratta dello strumento più utile della piattaforma. La conferma indiretta di questa sensazione è arrivata nei giorni scorsi dalla stessa società di Mark Zuckerberg.

D'ora in poi, ha fatto sapere l'azienda, gli iscritti avranno accesso a oltre 2 mila miliardi di post “pubblici” e i meccanismi di ritrovamento delle informazioni saranno sensibilmente migliorati. L'annuncio, che riguarda per ora solo gli Stati Uniti, è stato interpretato come una sfida a Google ma ha suscitato anche più di una perplessità riguardo alla privacy degli utenti. Il timore è che se tutto diventa “cercabile”, si perda il controllo su quanto viene condiviso.


 

Cosa cambia? – Finora, la funzionalità di ricerca di Facebook consentiva di accedere principalmente a gruppi, eventi o luoghi. Non molto, dunque, considerando la quantità di materiale condivisa sul social network. La novità è che sarà possibile scoprire anche singoli post, siano questi di amici, di sconosciuti o di pagine di aziende e testate giornalistiche.

 

Il salto è notevole e permetterà – spera la società - di seguire molto meglio le conversazioni in corso sui temi più caldi, cosa che finora era stata prerogativa del rivale Twitter.

 

Ma che impatto avrà questo cambiamento sulla privacy degli iscritti? L'azienda, come da costume in questi casi, si è affrettata a rassicurare. I contenuti accessibili attraverso il nuovo motore di ricerca – ha fatto sapere – rispettano le opzioni di condivisione scelte da chi li ha pubblicati. Vale a dire che gli sconosciuti potranno trovare i nostri post solo se abbiamo scelto di renderli disponibili a tutti.




 

Come mantenere il controllo – Insomma, basta stare attenti e controllare. Per farlo è sufficiente cliccare sul pulsante “Registro attività” presente sul proprio profilo e visualizzare la lista di tutto quanto abbiamo pubblicato. A quel punto si può regolare il tipo di accesso a ogni singolo post riservandolo agli “Amici” (con o senza conoscenti) o a “tutti”.

Solo le informazioni etichettate con questa opzione saranno accessibili a chiunque nella nuova ricerca potenziata. Tutto a posto? Più o meno. Resta infatti il problema, come è stato osservato, dei contenuti prodotti nel passato meno recente. Non sempre l'utente può ricordare quale tipo di scelta di condivisione ha effettuato al tempo con il rischio che il motore di ricerca faccia riemergere anche contenuti che si sarebbero tenuti volentieri sotto traccia.

Economia: I più letti

[an error occurred while processing this directive]