Il premier replica su Facebook alle accuse della minoranza Pd e di parte dell'opposizione sull'eliminazione delle tasse sulla prima casa: "I proprietari di castelli e ville pagheranno". E difende l'innalzamento del limite del pagamento in contante. Bersani: "Nessuna intenzione di mettere in crisi il governo ma voglio migliorare le cose che non vanno"
"A chi dice: ma la manovra sulla casa l'aveva fatta anche Berlusconi, dico che è vero. Perché negare la realtà? La norma è la stessa, con due sole differenze: 1) noi non cambieremo idea come lui nel 2011 che votò per rimettere l'Ici cambiandole il nome in Imu; 2) noi non faremo pagare il conto ai comuni della differenza".
A poche ore dalla presentazione in Aula, la Legge di stabilità continua a far discutere. E dopo una nuova giornata di critiche, con la minoranza Pd che punta l'indice su alcuni aspetti della manovra, Matteo Renzi sceglie Facebook per replicare ad alcune accuse.
"Questa Legge di stabilità - scrive sul social network - continua nel percorso di abbassamento delle tasse: dopo gli 80 euro e la cancellazione della componente lavoro dell'Irap adesso tocca a Imu e Tasi oltre che alle 'tasse agricole' e agli imbullonati. Non solo: chi investe nei beni necessari all'azienda, cioè chi investe sul futuro del lavoro, ha diritto a uno sconto fiscale (misura dei cd. Superammortamenti). E dal prossimo anno va giù anche l'Ires, a un livello più basso della Spagna. Giù le tasse, finalmente".
"Il limite del pagamento in contanti non aiuta l'evasione né la combatte" - Renzi replica poi alle accuse sull'abolizione dell'Imu. "I castelli - a differenza di quanto si dice con tono scandalizzato - pagheranno (come per abolizione Ici del 2008). Ironia della sorte: furono parzialmente esentati dai governi successivi, anche di centrosinistra, perché residenze storiche, ma le categorie catastali A1, A8, A9 avranno lo stesso trattamento della misura del 2008".
Nel lungo post, il premier parla anche della decisione di innalzare il limite del pagamento in contanti a 3mila euro, che "non aiuta l'evasione, né la combatte" ma è semplicemente "una misura liberale".
Le critiche della minoranza dem - Il post di Renzi arriva alla fine di una lunga giornata di lavoro, tecnico e politico, sulla Legge di stabilità, con diversi esponenti della minoranza democratica che hanno criticato il provvedimento giudicandolo in contrasto con il dettato costituzionale sulla progressività dell'imposizione fiscale e chiedendo cambiamenti anche radicali.
E Renzi nel suo lungo post si rivolge anche a loro. "Mi piacerebbe sapere perché le buone
notizie sono nascoste in fondo ai trafiletti e perché anche nel mio partito c'è così tanta timidezza per una legge di Stabilità che finalmente riporta l'Italia al segno più. Ma alla fine della fiera conta la realtà che è più forte di tutte le polemiche".
Leggo molti commenti divertenti sulle anticipazioni della legge di stabilità che sarà formalmente presentata in...
Posted by Matteo Renzi on Martedì 20 ottobre 2015
Bersani: non metto in crisi governo ma voglio cambiare ciò che non va - Pronta la reazione di Pier Luigi Bersani. "Non ho nessuna intenzione di mettere in crisi, di indebolire questo governo, non voglio mica fare un regalo alla destra. Ma voglio cambiare, migliorare le cose che non vanno" dice a Ballarò su Raitre. L'aumento del contante a tre mila euro "accresce la circolazione del nero" ed è una misura che "non voterei" continua Bersani.
E sull'Imu: "Allora non avevamo tutti i torti, ora c'è stata questa correzione... forse la legge di stabilità la scrivono a matita. Per un mese però abbiamo sentito dire che tutte le categorie erano esentate".