Volkswagen, i grandi azionisti faranno causa per 40 miliardi di euro

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Nuova tegola sul gruppo tedesco: gli investitori, secondo il Sunday Telegraph, vogliono citarlo in giudizio per il crollo del titolo dopo lo scandalo sui motori diesel truccati. A seguire il caso sarebbe Quinn Emanuel, famoso per le sue vittorie in importanti class action

Nuova tegola sulla Volkswagen, che prova a riconquistare la fiducia dei clienti affidando ai giornali di vari Paesi pubbliche scuse. Dopo l’annuncio di class action da parte dei consumatori, il rischio che i governi di tutto il mondo infliggano multe pesantissime e i costi di richiamo e modifica di 11 milioni di macchine truccate, ecco l'ultimo sviluppo del caso dei motori diesel taroccati: i grandi azionisti della casa di Wolfsburg sarebbero intenzionati a citare in giudizio la società, chiedendo 40 miliardi di euro per il crollo del titolo VW dopo che lo scandalo è venuto alla luce.

Ad occuparsi della causa sarebbe Quinn Emanuel - Secondo quanto riporta il Sunday Telegraph, ad occuparsi della causa sarebbe Quinn Emanuel, legale famoso per le sue vittorie in importanti class action e che ha tra i suoi clienti colossi del calibro di Google, Sony e la Fifa. L’avvocato sarebbe stato ingaggiato dal gruppo Bentham, specializzato nel finanziare i costi delle grandi e lunghe vertenze legali, per preparare la causa a favore degli azionisti di Volkswagen che hanno visto volatilizzarsi (per ora) 25 miliardi di euro per il crollo del titolo del gruppo automobilistico. "Stimiamo perdite degli azionisti fino a 40 miliardi di euro", ha spiegato Richard Oriente, co-managing partner di Quinn Emanuel a Londra.

Vertenza nel febbraio 2016 - L'avvocato Quinn e il gruppo Bentham starebbero contattando i grandi investitori di Volkswagen, inclusi i fondi sovrani di Qatar (che controlla il 17% delle azioni) e Norvegia (il 2%), per chiedere loro di unirsi alla causa. La vertenza sarà avviata, spera l'avvocato, al più tardi nel febbraio 2016 in Germania. Quinn ritiene che il fatto che Volkswagen abbia tenuto segreto a tutto il mondo, ma in particolare ai suoi azionisti (gente che ha investito il proprio denaro nella società), l'uso di strumenti e software per alterare i test dei motori diesel costituisca una gravissima colpa da parte del management. I danni potrebbero essere calcolati dal 2009, ossia da quando Volkswagen ha iniziato a truccare i suoi motori diesel.

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