Volkswagen, Mueller nuovo Ceo. Il gruppo: "Disastro morale e politico"

Economia

Il consiglio d'amministrazione nomina l'ex numero uno di Porsche al posto di Winterkorn, dimessosi dopo lo scandalo emissioni truccate. "Supereremo questa crisi", le sue prime parole. In Germania coinvolti 2,8 milioni di veicoli. Il dipartimento di Giustizia americano apre un'indagine

Matthias Mueller è il nuovo Ceo di Volkswagen. Il consiglio di amministrazione del gruppo tedesco lo ha nominato al posto di Martin Winterkorn, dimessosi dopo lo scandalo emissioni truccate. Mueller è l’ex numero uno di Porsche.

"Disastro morale e politico" - “La mia priorità è riconquistare la fiducia perduta. Abbiamo di fronte una sfida senza precedenti, ma supereremo questa crisi. Volkswagen sarà all’altezza delle proprie responsabilità”, sono state le prime parole del nuovo Ceo. Il gruppo, che ha definito la vicenda un “disastro morale e politico”, ha parlato di un danno enorme causato “da un piccolo gruppo”. Rimane al suo posto Michael Horn, presidente e Ceo per l'America.

 

Dipartimento di Giustizia americano apre inchiesta - Ma dagli Stati Uniti arrivano altre brutte notizie per il gruppo: il Dipartimento di Giustizia americano condurrà un'indagine su Volkswagen e sulle accuse di violazione delle norme antismog, accuse che prende "molto seriamente", per "le loro potenziali implicazioni sulla salute pubblica e l'inquinamento negli Usa".


In Germania coinvolti 2,8 milioni di veicoli - La bufera dei test truccati negli Usa grazie a un particolare dispositivo, intanto, si allarga anche in Europa. La Svizzera ha bloccato la vendita dei veicoli diesel del gruppo Volkswagen coinvolti nello scandalo dei test. Lo riporta Bloomberg citando Fedro, l'ufficio federale della viabilità elvetico. Le macchine già vendute e immatricolate non sono colpite dal provvedimento, che riguarderebbe circa 180.000 veicoli.

Il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, ammette poi che i veicoli circolanti in Germania coinvolti nello scandalo sono 2,8 milioni: fra questi vi sarebbero anche vetture di cilindrata 1.200, inferiore a quanto finora pensato, e alcuni furgoni. "Non ho informazioni sullo scandalo, certamente ha compromesso il Made in Germany. E' importante che si chiarisca presto le dimensioni di questa manipolazione", commenta invece il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann parlando dello scandalo di Volkswagen.

 

Auto Bild: fraintesi - Crescono, poi, i sospetti che anche in altre case automobilistiche la pratica dei test 'taroccati' sia diffusa. La rivista Auto Bild, dopo aver diffuso la notizia che anche Bmw potrebbe essere coinvolta, precisa: siamo stati fraintesi, “mai avuto l'intenzione di accusare" la casa automobilistica di Monaco "di manipolare i livelli di emissioni".

 

Renzi: "E' una truffa, sia punita severamente" - E mentre il titolo a Piazza Affari registra una nuova, forte flessione, perdendo oltre il 4%, il premier Renzi sul tema dice: "Ne abbiamo già parlato alla cena del consiglio europeo. Io credo che come governo italiano posso dire solo una cosa: le truffe si combattono sempre, qualunque sia il colore e la nazionalità di chi le fa. Qui non siamo in presenza di un disastro ambientale ma di una truffa. L'Italia chiede che sia punita severamente".  In Italia la procura di Torino ha aperto un’inchiesta e il ministro Graziano Delrio ha annunciato controlli a campione.  

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