L'Asia spaventa i mercati. Lunedì nero per le borse mondiali

Economia

Shanghai crolla e trascina giù anche le piazze del Vecchio Continente, mai così male dal fallimento della Lehman Brothers nel 2008. Milano arriva a perdere fino al 7%, per poi chiudere a -5,96%, peggior piazza dopo Atene. Forti perdite anche per Wall Street

Lunedì nero per le Borse mondiali, trascinate verso il basso dal crollo di Shanghai e il rischio della brusca frenata dell'economia cinese. La principale piazza cinese ha chiuso, nella mattinata europea, perdendo l'8,49% a 3.209 punti, mentre l'indice di Shenzhen ha perso 7,83% chiudendo a 10.970 punti. Ma da Tokyo a Hong Kong tutti i listini asiatici hanno registrato forti cali trascinando verso il basso anche le borse europee. A Milano l'indice Ftse Mib ha perso per tutta la mattina intorno al 4% per poi peggiorare nel pomeriggio, toccare un meno 7% e chiudere poi a -5,96%.


Borse europee mai così male dal 2008 - Con l'apertura negativa di Wall Street (al via ha segnato un -5,5%), Piazza Affari è arrivata a perdere fino al 7% per poi attenuare il crollo e chiudere a -5,96%. Oltre metà del listino principale è stato sospeso per volatilità. Lo stop è scattato tra gli altri per Fca, Intesa, Eni, Unicredit, Generali e Mps. Giornata pesantissima per tutte le Borse europee: l'indice Stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha ceduto il 5,39%, che equivale a 411 miliardi di euro di capitalizzazione 'bruciati' in una seduta. Il risultato peggiore dallo shock per il fallimento della Lehman Brothers nel 2008.


Atene e Milano le piazze peggiori - Nello specifico, a parte Atene che ha pagato oltre il 10%, la peggiore è stata proprio Milano che ha perso quasi il 6%, seguita da Parigi (-5,3%), Amsterdam (-5,2%) e Madrid (-5%). Non se la sono cavata molto meglio Francoforte (-4,7%) e Londra (-4,6%) mentre Zurigo ha provato a contenere le perdite con un calo finale del 3,7%. Dopo un avvio drammatico, Wall street è invece riuscita a portarsi vicina alla parità grazie anche alla scommessa che di fronte a una simile tempesta estiva la Federal reserve possa ritardare l'innalzamento dei tassi del dollaro. Ma alla fine della seduta il Dow Jones ha perso il 3,55%, il Nasdaq cede il 3,82% mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,9%.

 

Grecia, probabili elezioni il 20 settembre - Occhi puntati anche sul futuro della Grecia, dove è scaduto con un nulla di fatto il mandato esplorativo dato al leader conservatore Meimarakis. Il presidente greco Prokopis Pavlopoulos ha quindi dato un mandato esplorativo a Panagiotis Lafazanis, leader di Unità Popolare, partito nato dalla scissione a sinistra di Syriza.  In base alla legge greca, se Lafazanis fallirà dovranno essere convocate elezioni anticipate. La data più probabile del voto, ha detto la portavoce del governo Olga Gerovasili, è il 20 settembre. 

 

 

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