Grecia, l'Eurogruppo approva il terzo pacchetto di aiuti

Economia
Il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem stringe la mano al ministro delle Finanze greco Tsakalotos (Getty Images)

I ministri delle Finanze riuniti a Bruxelles hanno trovato l'accordo sul programma per il salvataggio di Atene. Si tratta di un piano da 86 miliardi di euro per i prossimi tre anni. Dijsselbloem: "Abbiamo elogiato il Governo greco per la collaborazione". Juncker: "Tutti hanno rispettato gli impegni". Lagarde: "Passo importante"

L'Eurogruppo ha approvato l'accordo sul debito greco. I ministri delle Finanze dell'Eurozona, riuniti a Bruxelles dal primo pomeriggio, hanno trovato l'intesa sul terzo programma di aiuti per per il salvataggio di Atene, che in mattinata aveva ricevuto il via libera da parte del Parlamento greco. Si tratta di un pacchetto da 86 miliardi per i prossimi tre anni. La prima tranche di aiuti dovrebbe essere da 26 miliardi di euro.

 

Il via libera apre ora la strada all'approvazione da parte del Bundestag e degli altri Parlamento nazionali che devono esprimersi. Tutto sara' fatto entro mercoledì, quando una teleconferenza dei ministri dell'Eurozona metterà il timbro sotto l'intesa. Ma intanto l'ok dell'Eurogruppo è stato giudicato "un passo molto importante" dal direttore generale dell'Fmi Christine Lagarde.

 

La soddisfazione di Dijsselbloem - "Abbiamo elogiato il Governo greco per la collaborazione con le istituzioni. Questo è stato molto utile". Questo il primo commento a caldo del Presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. "Si tratta di un pacchetto di riforme ambizioso, che consentirà alla Grecia una crescita sostenibile, un miglioramento della competitività e la salvaguardia dei conti".

 

Il politico olandese ha poi aggiunto: "L'Fmi sosterrà la Grecia in autunno. Il loro coinvolgimento è fondamentale". La presenza del Fondo monetario è "indispensabile" anche per il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. L'accordo sarà sottoposto a diversi stress test nei prossimi mesi.

 

Juncker: "Tutti hanno rispettato gli impegni" - "Sono lieto di dire che tutte le parti hanno rispettato i loro impegni", ha affermato il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. "La Grecia sta rispettando i suoi impegni e sta procedendo a riforme ambiziose". Juncker ha aggiunto che "La Grecia è e resterà irreversibilmente membro della zona euro e la Commissione europea sosterrà la Grecia nel suo cammino verso una crescita equa, per la creazione posti di lavoro".

 

"L'accordo di oggi supera l'incertezza che ha pesato per troppo tempo sul Paese e sull'Eurozona. E creerà nuovi posti di lavoro facendo riprendere la crescita economica". Così il vice presidente della Commissione europea e responsabile per l'Euro Valdis Dombrovskis. "Siamo pronti a sostenere la Grecia con tutti i nostri strumenti", ha aggiunto.

 

Gli accordi - Dalle prime indiscrezioni trapela che l'Eurogruppo ha chiesto alla Grecia di creare e rendere operativo entro fine anno il fondo per le privatizzazioni, che comprenderà anche alcune banche dopo la ricapitalizzazione. Il fondo dovrà realizzare 50 miliardi mettendo asset sul mercato. Per quanto riguarda gli aiuti, la prima tranche da 26 miliardi sarà suddivisa in due sub-tranche: una da 10 miliardi sarà disponibile immediatamente per la ricapitalizzazione delle banche (come confermato dal ministro delle Finanze greco Tsakalotos). L'altra, da 16 miliardi, sarà versata in più volte, cominciando con 13 miliardi entro il 20 agosto. Il resto verrà dato in autunno in seguito all'attuazione delle misure contenute nel Memorandum.

 

Una seconda tranche da 15 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche sarà resa disponibile dopo la prima revisione del programma e non oltre 15 novembre, in seguito alla 'revisione della qualità degli attivi' e agli stress test.  In cambio degli aiuti la Grecia dovrà attuare le privatizzazioni, riformare le pensioni, ottenere dati confortanti nell'avanzo primario. L'Eurogruppo è anche pronto a considerare, se necessario, possibili misure aggiuntive sul debito greco (allungamento scadenze e dei periodi di grazia).

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