A pesare sulle aspettative sono il clima economico e quello futuro. Peggiorano i giudizi sulla situazione economica della famiglia. Più contenuto il calo per le aziende, dove le attesa sulla produzione restano stabili
Diminuisce la fiducia di consumatori e imprese a luglio. Secondo le rilevazioni Istat, il calo è stato più forte per la fiducia dei consumatori, con l'indice sceso a 106,5 da 109,3 di giugno, mentre per le imprese la diminuzione della fiducia è stata lieve, con l'indice calato a 104,3 da 104,7 di giugno.
A luglio l’indice di #fiduciadeiconsumatori passa da 109,3 a 106,5; per la #fiduciadelleimprese da 104,7 a 104,3 http://t.co/O42H1sPaCQ
— Istat (@istat_it) 28 Luglio 2015
Le aspettative dei consumatori - L'Istat precisa che la fiducia dei consumatori diminuisce in tutte le componenti, con cali più marcati per il clima economico e per quello futuro e più contenuti per il clima personale e quello corrente. I giudizi dei consumatori sulla situazione economica del Paese nell'ultimo anno peggiorano rispetto al mese precedente. Il saldo delle attese sulla disoccupazione aumenta per la crescita delle quote di coloro che si attendono un aumento consistente o lieve del numero dei disoccupati. Peggiorano anche i giudizi e le attese sulla situazione economica della famiglia.
Le previsioni delle aziende - Riguardo alla fiducia delle imprese, sale a 110,0 da 109,2 il clima delle imprese dei servizi e a 106,5 da 105,9 quello delle imprese del commercio al dettaglio, mentre scende a 103,6 da 103,9 quello del settore manifatturiero e a 117,6 da 119,7 quello delle costruzioni. Nelle imprese manifatturiere, migliorano i giudizi sugli ordini, mentre le attese di produzione rimangono stabili. Nelle costruzioni peggiorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sia le attese sull'occupazione. Nelle imprese dei servizi migliorano invece i giudizi e le attese sugli ordini, ma peggiorano le attese sull'andamento generale dell'economia. Infine nel commercio al dettaglio migliorano i giudizi sulle vendite correnti, mentre peggiorano le attese sulle vendite future.