Peggior seduta da febbraio 2007: -8,48%. A pesare sono i timori degli investitori per la tenuta dell'economia cinese dopo la diffusione dei dati sull'andamento degli utili delle imprese, in calo rispetto a un anno fa
Nuovo crollo per i listini cinesi: la borsa di Shanghai ha perso l'8,48%, nella peggior seduta dal febbraio 2007, quella di Shenzhen il 7%. Il tonfo pone fine a un rally durato tre settimane e alimentato da una serie imponente di provvedimenti governativi.
A pesare sono i timori degli investitori per la tenuta dell'economia cinese dopo la diffusione dei dati sull'andamento degli utili delle imprese a giugno che hanno fatto segnare un -0,3% rispetto all'anno precedente e al +0,6% registrato a maggio. Ha contribuito al crollo dei titoli cinese anche il calo dell'indice dei tioli It che è arrivato a perdere il 3%. In controtendenza Sydney trascinata al rialzo dai titoli delle aziende del settore minerario. Tokyo ha terminato gli scambi in calo dell'1%, Seul ha chiuso quasi piatta e Taiwan in deciso ribasso.
<blockquote class="twitter-tweet" lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Developing: China stocks slump 8.1% as Shanghai Composite heads for biggest loss since 2007 <a href="http://t.co/g2n1XzPkV0">http://t.co/g2n1XzPkV0</a> <a href="http://t.co/H4ywzRCUnU">pic.twitter.com/H4ywzRCUnU</a></p>— Bloomberg Business (@business) <a href="https://twitter.com/business/status/625562047523258368">27 Luglio 2015</a></blockquote>
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