Approvato nella notte il provvedimento concordato dal premier con l'Ue per evitare la Grexit. Ma il suo partito si spacca: 40 i deputati che hanno detto no, tra cui l'ex ministro Varoufakis. Lascia intanto anche il viceministro delle Finanze. Molotov e scontri in piazza ad Atene. Oggi conference call dell'Eurogruppo e riunione del consiglio direttivo della Bce
Il Parlamento di Atene ha approvato nella notte il pacchetto di riforme che Alexis Tsipras ha concordato a Bruxelles per evitare la Grexit. Ma il primo ministro greco ha davanti agli occhi la gravissima spaccatura del suo partito (40 deputati su 149 non hanno votato il piano, tra cui l'ex ministro Varoufakis, la 'pasionaria' presidente del Parlamento Zoe Konstantopolou e il leader dell'ala radicale Lafazanis, mentre la vice ministro delle Finanze Nantia Valavani si è dimessa) e i primi scontri di piazza del suo governo. E' un accordo che non ci piace ma che siamo "obbligati" a rispettare, ha detto il premier intervenendo durante la seduta fiume del Parlamento chiamata a votare su riforma dell'Iva, indipendenza dell'ufficio di statistica, 'Fiscal Council' ed eliminazione delle baby pensioni. "A Bruxelles avevo di fronte tre alternative: l'accordo, il fallimento con tutte le sue conseguenze e il piano Schaeuble" di una Grexit temporanea. E fra le tre, "ho fatto una scelta di responsabilità" e di "dignità", ha scandito Tsipras.
Syriza si spacca - I numeri per far approvare il piano li ha avuti (229 i voti a favore, 64 contrari e in 6 si sono astenuti). Ma con il voto determinante delle opposizioni di Nea Dimokratia, Pasok e To Potami, che hanno votato si' come lo junior partner del suo governo, il partito di destra Anel del ministro della Difesa Kammenos, di fatto turandosi il naso. Nei discorsi è prevalso il senso di salvare il salvabile. La sconfitta 'politica' per Tsipras è tutta dentro il suo partito. A nulla è valso l'aut aut che aveva lanciato nel pomeriggio ai ribelli ("Senza il vostro sostegno nel voto di stasera sarà difficile per me restare premier. O stasera siamo uniti, o domani cade il governo di sinistra"). Le defezioni sono state tantissime.
Scontri in piazza - Prima delle drammatiche ore finali, e mentre a Bruxelles si continua a lavorare per il prestito ponte che potrebbe permettere di far riaprire le banche, il Paese aveva vissuto una giornata punteggiata da cortei, dalla serrata delle farmacie e dallo sciopero dei dipendenti pubblici. Tensione alle stelle, ma pacifica. Almeno fino alla prima serata. La rabbia degli estremisti è scoppiata alle 21.10: una bomba carta è esplosa in piazza Syntagma; gli anarchici e i black bloc hanno tirato anche bombe molotov. Nella piazza simbolo della democrazia greca sono arrivati con i caschi, le maschere antigas, le maglie nere mentre il popolo dell'Oxi da ore gridava e distribuiva volantini per esortare Tsipras a non cedere al "ricatto" della Germania e dell'Eurosummit. Dopo la prima esplosione, sono volati i lacrimogeni della polizia e la piazza si è svuotata. Poi la calma è tornata. E la parola è passata alla politica. 50 i manifestanti arrestati per gli scontri.