Istat, dopo due anni l’indice di povertà non cresce più

Economia
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Il dato resta stabile: nel 2014 sono oltre 4 milioni di indigenti. Si tratta del 6,8% dell’intera popolazione. Migliora anche la situazione economica delle coppie con i figli. Renzi: “L’Italia ha oggettivamente svoltato ma c’è ancora tanto da fare

Dopo due anni di aumento, nel 2014 l'incidenza della povertà assoluta in Italia si mantiene sostanzialmente stabile. Lo rileva l'Istat nell'indagine sulla spesa delle famiglie. Nel 2014, 1 milione 470 mila famiglie (il 5,7% delle famiglie residenti) risultano in condizione di povertà assoluta in Italia, per un totale di 4 milioni e 102 mila individui (6,8% dell'intera popolazione). Stabili gli indici sul territorio con il 4,2% al Nord, il 4,8% al Centro e l'8,6% al Sud. E nel corso dell'anno passato è migliorata la situazione economica delle coppie con figli: tra quelle che ne hanno due l'incidenza di povertà assoluta passa dall'8,6% al 5,9%.

 

Esulta il premier Matteo Renzi. “L'Italia ha oggettivamente svoltato ma c'è ancora tanto da fare. Se manteniamo il ritmo sulle riforme avremo dati di crescita significativi". Ma osserva: “E' una buona notizia ma sarò felice quando vedrò dati di crescita superiori allo 0,1".

 

 

Stabile anche l’indice di povertà relativa - Secondo l'Istat dunque oltre 4 milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta. Di queste, 1 milione 866 mila risiedono nel Mezzogiorno (l'incidenza è del 9%) e 2 milioni 44mila sono donne (il 6,6%), 1 milione 45 mila minori (il 10%), 857 mila hanno un'età compresa tra 18 e 34 anni (8,1%)e 590 mila sono anziani (pari al 4,5%).

Come quella assoluta, anche l'indice di povertà relativa risulta stabile e coinvolge, nel 2014, il 10,3% delle famiglie e il 12,9% delle persone residenti, per un totale di 2 milioni 654 mila famiglie e 7 milioni 815 mila persone. Anche per la povertà relativa si conferma la stabilità al Nord, al Centro e al Sud e il miglioramento della condizione delle famiglie con a capo una persona in cerca di occupazione (l'incidenza della povertà relativa passa dal 32,3% al 23,9%, con un -8,4%) o residenti nei piccoli comuni del Mezzogiorno (dal 25,8% al 23,7%).

 

Migliora la situazione economica coppie con figli -  Migliora nel 2014, secondo l'indagine Istat sulla spesa delle famiglie, la situazione economica delle coppie con figli: tra quelle che ne hanno due l'incidenza di povertà assoluta passa dall'8,6% al 5,9%, e delle famiglie con a capo una persona tra i 45 e i 54 anni (dal 7,4% al 6%). La povertà assoluta diminuisce anche tra le famiglie con a capo una persona in cerca di occupazione (dal 23,7% al 16,2%), poiché sempre più spesso, rispetto al 2013, queste famiglie hanno al proprio interno altri occupati o ritirati dal lavoro.

Tra le famiglie con stranieri la povertà assoluta è più diffusa che nelle famiglie composte solamente da italiani: dal 4,3% di queste ultime (in leggero miglioramento rispetto al 5,1% del 2013) al 12,9% per le famiglie miste fino al 23,4% per quelle composte da soli stranieri.

Al Nord e al Centro la povertà tra le famiglie di stranieri è di oltre 6 volte superiore a quella delle famiglie di soli italiani, nel Mezzogiorno è circa tripla.

 

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