"Non è possibile estendere l'attuale piano", scrive il ministro finlandese Stubb. Merkel chiude: "No a terzo salvataggio prima del referendum". Tsipras aveva presentato una controproposta: fondi per due anni e taglio del debito. Attesa per un nuovo summit
#Eurogroups ends. Letter of @tsipras_eu includes three requests. Extension of programme or haircut not possible...cont...
— Alexander Stubb (@alexstubb) 30 Giugno 2015
Il popolo del sì al referendum scende in piazza - Il governo greco, da par suo, ha annunciato che invierà nuove proposte all'Eurogruppo e ha chiesto al Fondo monetario internazionale una dilazione del pagamento da 1,5 miliardi di euro dovuto entro oggi. I ministri delle finanze dell'Eurozona si riuniranno nuovamente in teleconferenza. Nella capitale greca, intanto, dopo la protesta per il no di martedì, è scesa in piazza la popolazione a sostegno del sì al referendum (FOTO) di domenica 5 luglio (LA SCHEDA).
Greece's "Yes" supporters now in Syntagma square - under the rain pic.twitter.com/COdIJ1YTF8
— alessandra galloni (@aagalloni) 30 Giugno 2015
Usa: "Serve compromesso pragmatico" - E si tornano a farsi sentire anche gli Stati Uniti. Dopo Obama (video), il segretario al Tesoro americano, Jack Lew, invita l'Europa a raggiungere un "compromesso pragmatico" sulla Grecia. L'agenzia Fitch ha inoltre tagliato il rating di Atene a 'CC' da 'CCC', sottolineando che un default sul debito in mano ai creditori privati è probabile.