Tsipras: "Stop a ricatti". Juncker: "Dite sì a referendum"

Economia

Banche chiuse ad Atene. Piazza Affari in calo del 5%. In migliaia in piazza nella capitale per dire no alla proposta dei creditori. Il premier: "Così ci date forza". Appello de presidente della commissione Ue. S&P taglia rating. CRONACA DELLA GIORNATA

"La gente ha il diritto di scegliere il proprio futuro, il popolo farà sentire la sua opinione sulle note questioni: la loro voce sarà ascoltata". Con queste parole, il premier greco Alexis Tsipras nel corso di un'intervista alla tv pubblica, commenta la posizione del suo governo dopo la decisione di indire il referendum sulla proposta dei creditori. Referendum per il quale Tsipras ribadisce: si deve votare no. "La grande folla radunata a Syntagma ci dà la forza...con calma e compostezza affronteremo minacce e ricatti", dice il premier, commentando la protesta di chi è sceso in piazza per il “No” (foto). E ancora: "Non credo che i creditori ci vogliano cacciare dall'Euro. I costi sarebbero enormi", forse "vogliono cacciare un governo che ha il sostegno popolare: la loro è una scelta politica".

Borse giù - Intanto il possibile default greco spaventa l'Europa. I mercati del Vecchio Continente chiudono in forte calo e lo spread Btp-Bund sale vicino a 160 punti. La maglia nera va a Piazza Affari che perde il 5%. Intanto, Borsa e banche greche saranno chiuse per tutta la settimana anche se 850 sportelli potrebbero riaprire giovedì per versare le pensioni. Il governo ellenico fa sapere che martedì non pagherà il prestito di 1,6 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale e l'agenzia di rating S&P taglia ulteriormente il rating.

Juncker, mai proposto tagli a pensioni-salari - "Non si tratta di giocare una partita di poker: qui o si perde o si vince tutti assieme" ha detto il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, durante una conferenza stampa molto dura con il governo greco. "Non ci sono tagli alle retribuzioni né alle pensioni. Queste opzioni non sono mai state messe sul tavolo. Abbiamo solo proposto di modernizzare la griglia salariale del pubblico", ha detto Junker. "Sarà un derby tra Euro e Dracma", dice Renzi su Twitter.

Merkel: "Se fallisce l'euro fallisce l'Europa" - E mentre Obama sente al telefono Hollande, chiedendo un rilancio delle trattative, la cancelliera Angela Merkel ha aperto a negoziati anche dopo il voto del 5 luglio perché, ha affermato, "se l'Euro fallisce, l'Europa fallisce. Se perdiamo la capacità di trovare dei compromessi - ha aggiunto - allora l'Europa si perde". E ancora: "Dobbiamo constatare che una volontà per un compromesso del genere non c'era. Per questo è stato indetto il referendum".  Però, "se dopo il referendum il governo greco chiedesse di trattare non rifiuteremo le trattative". 

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