Il ministro dell'Economia, in un'intervista al Messaggero, annuncia che entro la settimana il Consiglio dei ministri potrebbe già varare un dl. E assicura: "Rispetteremo i parametri europei". La struttura del Def sarà mantenuta "sostanzialmente intatta"
"Entro la prossima settimana il Consiglio dei ministri potrebbe già varare un decreto. Terremo conto delle fasce di reddito sia in termini di arretrati, sia di trattamenti futuri". Lo afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in un'intervista in apertura del Messaggero in cui sottolinea che il ripristino totale dell'indicizzazione delle pensioni porterebbe a una procedura d'infrazione Ue sia per il deficit che per il debito. "Non ripristineremo totalmente l'indicizzazione, lo faremo in modo parziale e selettivo. Progressività e temporaneità, come dice la Corte, vuol dire evidentemente che sono le pensioni più basse che devono essere protette più di quelle alte".
"La struttura del Def sarà mantenuta intatta" - "Se si dovesse ripristinare totalmente l'indicizzazione, l'Italia si troverebbe a violare simultaneamente il vincolo del 3%, l'aggiustamento strutturale e la regola del debito", evidenzia Padoan. "La Commissione ci metterebbe immediatamente in procedura l'infrazione sia per il deficit che per il debito". "Terremo conto delle fasce di reddito sia in termini di arretrati sia di trattamenti futuri. Ma allo stesso tempo - rileva il ministro - occorre mantenere sostanzialmente intatta la struttura del Def", cosa possibile "perché il Def era stato costruito avendo in mente un di più di risorse".
Spending review, banche, recupero crediti e crisi greca - Sulla spending review, "stiamo lavorando con determinazione, gli obiettivi aggregati saranno raggiunti. Agiremo anche sulle detrazioni e deduzioni fiscali", assicura Padoan. Parlando delle banche, "sui crediti in sofferenza stiamo lavorando per attivare rapidamente un mercato. Lo Stato può intervenire direttamente o indirettamente. E qui dobbiamo superare le riserve della Commissione in tema di aiuti di Stato", spiega Padoan. Sul recupero crediti, "con il ministro Orlando stiamo lavorando a misure per le quali non c'è bisogno della luce verde di Bruxelles". Quanto al problema della 'bad bank', "risolveremo nel giro di poche settimane". In merito alla crisi greca, "il ministro Varoufakis sa che il tempo sta finendo. Speriamo di raggiungere un accordo prima dell'inizio dell'estate", dichiara il ministro.
"La struttura del Def sarà mantenuta intatta" - "Se si dovesse ripristinare totalmente l'indicizzazione, l'Italia si troverebbe a violare simultaneamente il vincolo del 3%, l'aggiustamento strutturale e la regola del debito", evidenzia Padoan. "La Commissione ci metterebbe immediatamente in procedura l'infrazione sia per il deficit che per il debito". "Terremo conto delle fasce di reddito sia in termini di arretrati sia di trattamenti futuri. Ma allo stesso tempo - rileva il ministro - occorre mantenere sostanzialmente intatta la struttura del Def", cosa possibile "perché il Def era stato costruito avendo in mente un di più di risorse".
Spending review, banche, recupero crediti e crisi greca - Sulla spending review, "stiamo lavorando con determinazione, gli obiettivi aggregati saranno raggiunti. Agiremo anche sulle detrazioni e deduzioni fiscali", assicura Padoan. Parlando delle banche, "sui crediti in sofferenza stiamo lavorando per attivare rapidamente un mercato. Lo Stato può intervenire direttamente o indirettamente. E qui dobbiamo superare le riserve della Commissione in tema di aiuti di Stato", spiega Padoan. Sul recupero crediti, "con il ministro Orlando stiamo lavorando a misure per le quali non c'è bisogno della luce verde di Bruxelles". Quanto al problema della 'bad bank', "risolveremo nel giro di poche settimane". In merito alla crisi greca, "il ministro Varoufakis sa che il tempo sta finendo. Speriamo di raggiungere un accordo prima dell'inizio dell'estate", dichiara il ministro.