I tre colossi hanno comunicato i risultati trimestrali. La società di Bezos è l'unica in rosso ma è quella che ha convinto di più gli analisti grazie anche al business del cloud computing. Mountain View e Redmond guadagnano ma con diverse prospettive
Microsoft guadagna ma è in leggera flessione, anche se in misura inferiore alle aspettative degli analisti. Google è in salute ma meno di quanto si poteva supporre. Amazon in rosso ma con il beneplacito degli investitori. I risultati finanziari relativi ai primi tre mesi dell'anno comunicati dai tre grandi colossi della tecnologia non hanno dato esiti sorprendenti, ma hanno offerto conferme dei diversi momenti che queste aziende stanno vivendo.
Microsoft - La società fondata da Bill Gates ha mostrato una volta di più che il suo business continua a generare un giro di affari e una redditività da fare invidia alla maggior parte delle società del mondo, il problema è che secondo diversi analisti la tendenza per il futuro non appare rosea. Il gruppo di Redmond ha comunicato ricavi per 21,7 miliardi di dollari con una crescita del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i profitti però sono risultati in calo: 4,9 miliardi dai 5,7 dei primi tre mesi del 2014 (–12 %). La performance, nel complesso, ha soddisfatto gli analisti che si aspettavano dati peggiori anche se il risultato continua a rivelare le potenziali difficoltà di Microsoft, legata ad un business incentrato sulla distribuzione di software da installare sui Pc in un universo in cui gli strumenti di produttività sono sempre di più sui dispositivi mobili e in rete.
Google – Trimestrale mista anche per Google. Il re dei motori di ricerca ha fatto registrare 17,5 miliardi di dollari di entrate nei primi tre mesi dell'anno con una crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2014. In aumento anche i profitti ma si tratta di una variazione assai contenuta: 3,6 miliardi rispetto ai 3,4 di dodici mesi fa, appena lo 0,4% in più. Tutti dati al di sotto delle aspettative degli analisti. Nel complesso, come è stato notato da alcuni osservatori, il motore di ricerca sembra soffrire la crescita dell'uso di Internet su smartphone e tablet da parte degli utenti. Sulle piattaforme mobili l'azienda di Mountain View non esercita lo stesso dominio sul mercato pubblicitario che può vantare sul desktop e la concorrenza, a cominciare da quella di Facebook, si fa sentire.
Amazon – Si può andare oltre le aspettative anche chiudendo un trimestre in rosso. E' quello che ha fatto Amazon con i risultati dei primi tre mesi dell'anno. Il colosso dell'ecommerce ha denunciato 22,7 miliardi di ricavi (+ 15 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) accompagnati però da una perdita di 57 milioni di dollari (12 mesi fa il profitto era stato di 108 milioni). Non è una novità per l'azienda di Jeff Bezos che tradizionalmente ai guadagni antepone gli investimenti per espandersi ulteriormente sul mercato. In questa occasione, poi, il rivenditore online ha soddisfatto gli analisti rivelando per la prima volta i conti relativi ad AWS, la sua piattaforma di cloud computing al quale si appoggiano migliaia di aziende di tutto il mondo per offrire servizi web ai loro clienti. Questa parte del business di Amazon ha generato nei primi tre mesi dell'anno 1,57 miliardi e profitti per 265 milioni di dollari, dimostrando così che la società di Bezos è in tutta probabilità il leader di questo settore.
Microsoft - La società fondata da Bill Gates ha mostrato una volta di più che il suo business continua a generare un giro di affari e una redditività da fare invidia alla maggior parte delle società del mondo, il problema è che secondo diversi analisti la tendenza per il futuro non appare rosea. Il gruppo di Redmond ha comunicato ricavi per 21,7 miliardi di dollari con una crescita del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i profitti però sono risultati in calo: 4,9 miliardi dai 5,7 dei primi tre mesi del 2014 (–12 %). La performance, nel complesso, ha soddisfatto gli analisti che si aspettavano dati peggiori anche se il risultato continua a rivelare le potenziali difficoltà di Microsoft, legata ad un business incentrato sulla distribuzione di software da installare sui Pc in un universo in cui gli strumenti di produttività sono sempre di più sui dispositivi mobili e in rete.
Google – Trimestrale mista anche per Google. Il re dei motori di ricerca ha fatto registrare 17,5 miliardi di dollari di entrate nei primi tre mesi dell'anno con una crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2014. In aumento anche i profitti ma si tratta di una variazione assai contenuta: 3,6 miliardi rispetto ai 3,4 di dodici mesi fa, appena lo 0,4% in più. Tutti dati al di sotto delle aspettative degli analisti. Nel complesso, come è stato notato da alcuni osservatori, il motore di ricerca sembra soffrire la crescita dell'uso di Internet su smartphone e tablet da parte degli utenti. Sulle piattaforme mobili l'azienda di Mountain View non esercita lo stesso dominio sul mercato pubblicitario che può vantare sul desktop e la concorrenza, a cominciare da quella di Facebook, si fa sentire.
Amazon – Si può andare oltre le aspettative anche chiudendo un trimestre in rosso. E' quello che ha fatto Amazon con i risultati dei primi tre mesi dell'anno. Il colosso dell'ecommerce ha denunciato 22,7 miliardi di ricavi (+ 15 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) accompagnati però da una perdita di 57 milioni di dollari (12 mesi fa il profitto era stato di 108 milioni). Non è una novità per l'azienda di Jeff Bezos che tradizionalmente ai guadagni antepone gli investimenti per espandersi ulteriormente sul mercato. In questa occasione, poi, il rivenditore online ha soddisfatto gli analisti rivelando per la prima volta i conti relativi ad AWS, la sua piattaforma di cloud computing al quale si appoggiano migliaia di aziende di tutto il mondo per offrire servizi web ai loro clienti. Questa parte del business di Amazon ha generato nei primi tre mesi dell'anno 1,57 miliardi e profitti per 265 milioni di dollari, dimostrando così che la società di Bezos è in tutta probabilità il leader di questo settore.