Padoan: "Forse siamo alla svolta, insistiamo sulle riforme"

Economia
Il premier Renzi e il ministro Padoan
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Il ministro dell’Economia fa il punto sui segnali di ripresa: "Derivano da un ambiente macroeconomico internazionale favorevole, il Pil è frutto di diverse variabili che stanno andando nella direzione giusta". Ray Way? "Nessuna trattativa con Mediaset"

“Forse siamo a un punto di svolta, perciò insistiamo sulle riforme". Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan mostra ottimismo dopo le previsioni Istat che danno in rialzo il Pil italiano segnando l’uscita dalla recessione. "Il Pil - spiega Padoan in un’intervista al Corriere della Sera - è frutto di diverse variabili che stanno andando nella direzione giusta, tutto fa presumere che questo si tradurrà in un dato migliore del previsto”.

La rassegna stampa di Sky TG24:



“Atteggiamento verso Italia sta cambiando” - Il ministro dell'Economia fa quindi il punto sui segnali di ripresa: "Derivano da un ambiente macroeconomico internazionale favorevole, grazie alla decisione della Bce sul Quantitive Easing, ma anche dalle riforme che realizziamo: l'atteggiamento verso l'Italia, anche nei Paesi in cui "non ci si fida di noi", sta cambiando. E abbiamo evitato una manovra di 40 miliardi che avrebbe ucciso la ripresa. Abbassare le tasse sulla casa? La mia preferenza va agli investimenti produttivi”.

“Con gli 80 euro la spesa ripartirà” - Gli 80 euro, prosegue Padoan, "non hanno ancora cominciato a mostrare il loro impatto. Finora le famiglie li hanno usati per ripagare i debiti e risanare i bilanci. Quando sono stati introdotti, i critici hanno detto che erano una misura debole e temporanea che non avrebbe funzionato. Ora che è stata resa permanente e dunque si accumula, grazie alla maggior fiducia, la spesa ripartirà". La spending review non è morta, "anzi", assicura quindi il ministro, "il lavoro fatto da Carlo Cottarelli è stato utile, deve continuare indipendentemente dal fatto che ci sia un commissario", le carte di Cottarelli, aggiunge, "saranno presto rese pubbliche, ma non ce ne sono di segrete".

“Nessuna trattativa con Mediaset” - Infine  il caso Mediaset-Ray Way: "Per quanto mi riguarda non c'è nessuna trattativa con Mediaset per l'opa su Rai Way. Ci siamo stupiti quando abbiamo visto quello che succedeva. Il limite del 51% dimostra che il governo non ha intenzione di perdere il controllo". "La logica del governo - aggiunge - è quella di verificare quali partecipate possano creare un valore che serva ad abbattere il debito e ad aumentare l'efficienza. L'operazione Rai Way è nata con questa filosofia e la mantiene. Poi il mercato si è manifestato con un'Opas: il perché è domanda che lascio a altri. L'intenzione del governo resta quella".

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