Grecia, riforme proposte da Atene all'esame di Bruxelles

Economia

Il governo greco ha inviato verso mezzanotte a Ue, Bce e Fmi la lettera con le misure per ottenere il prolungamento dei prestiti di 4 mesi. Commissione europea: "Buon punto di partenza". In corso teleconferenza dell'Eurogruppo. Bene Borsa e spread

Alla fine è arrivato. Il piano Tsipras con cui la Grecia chiede all'Eurogruppo il prolungamento dei prestiti di altri 4 mesi è all'esame di Bruxelles da questa notte, quando il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha inviato, verso le 24, a Ue, Bce e Fmi la lista di riforme.
L'invio è stato preceduto da "un costruttivo dialogo" tra le autorità greche e le tre istituzioni "per tutto il weekend" ma - viene sottolineato da fonti Ue - "la chiave per una positiva conclusione della 'revisione' del programma sarà la pronta e determinata applicazione di tutti gli impegni di riforma".
I creditori della Grecia (ovvero la  'vecchia' troika, composta da Commissione Europea, Bce e Fondo  Monetario Internazionale) sarebbero comunque "tutti soddisfatti" dalle riforme proposte dal governo greco, secondo quanto riferiscono fonti Ue a Bruxelles.

Ue: "Riforme buon punto di partenza, no a modifiche uniltareali"
- In una lettera diffusa a Bruxelles del vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis e del commissario agli Affari economici Pierre Moscovici al presidente dell'Eurogruppo, inoltre, la commissione Ue definisce la lista di riforme presentata dalla Grecia "un valido punto di partenza", ma  esorta Atene "a rispettare pienamente gli impegni e ad astenersi da  ogni ritiro delle misure o da modifiche unilaterali".

Dijsselbloem: teleconferenza dell'Eurogruppo - "Spetta alle istituzioni ora di pronunciarsi. Se tutte e tre esprimeranno un'opinione positiva, ci sarà una teleconferenza dell'Eurogruppo nel pomeriggio di oggi", ha spiegato, da parte sua, in un'audizione nel Parlamento Ue a Bruxelles, il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, per poi annunciare, su Twitter, la teleconferenza. Segno anche questo che le tre istituzioni hanno dato una valutazione positiva alle misure presentate dalla Grecia.


Lagarde: "Lettera valido punto di partenza"
- Anche Christine Lagarde, direttore generale del Fmi, considera la lettera mandata da Atene alla Ue "un valido punto di partenza" ma sottolinea che "in vari settori" mancano rassicurazioni sulle riforme previste dal Memorandum, in particolare Iva, pensioni e continuazione delle liberalizzazioni, privatizzazioni e riforma del lavoro.

Cosa prevede il piano greco
- Il Governo greco, secondo quanto si legge nella liste di riforme, si impegna a fare un graduale "nuovo approccio intelligente sulla contrattazione collettiva per bilanciare la flessibilità con l'equità. Questo include l'ambizione di aumentare il salario minimo" che però "sarà fatto in consultazione con le istituzioni europee".
Il piano greco, secondo quanto riportato dalle agenzie, prevede anche di rivedere l'Iva perché non abbia "impatto negativo sulla giustizia sociale" ed evitare "sconti ingiustificati". Rafforzare i concetti di "frode ed evasione", sostituire le esenzioni con misure sociali, "assicurare che tutte le aree della società, specialmente le benestanti, contribuiscano equamente" alla spesa.
La Grecia ridurrà inoltre i ministeri da 16 a 10, i consulenti e i benefit di ministri e parlamentari e avvierà una "spendig review in ogni area della spesa pubblica" per "razionalizzare" i ministeri dove la spesa non destinata a salari e pensioni "ammonta a un incredibile 56% del totale". Rivedrà la spesa sanitaria ma "garantendo l'accesso universale".

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