Secondo i dati Istat, oltre il 41,3% dei trattamenti pensionistici non supera i 12mila euro annui. I nuovi assegni sono sensibilmente più ridotti rispetto a quelli di due anni fa. Cresce dello 0,7% la spesa complessiva. I DATI
Più di 4 #pensionati su 10 ricevono meno di 1.000 euro a mese, meno di 4 su 10 tra 1.000 e 2.000, 13,7% tra 2000 e 3000, 5,6% oltre 3.000
— Istat (@istat_it) 5 Dicembre 2014
Più poveri i nuovi pensionati - I nuovi pensionati sono poi più 'poveri', con un assegno in media fino a 3mila euro inferiore rispetto a chi era già in pensione nel 2012. Dai dati Istat emerge che chi è andato in pensione nel 2013 ha reddito medio di 13.152 euro, inferiore a quello dei cessati (15.303) e a quello dei sopravviventi (16.761), quelli cioè già in pensione anche nel 2012.
Aumenta la spesa pensionistica - L'anno scorso la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche, pari a 272.746 milioni di euro, è aumentata dello 0,7% rispetto all'anno precedente e la sua incidenza sul Pil è cresciuta di 0,22 punti percentuali, dal 16,63% del 2012 al 16,85% del 2013.
#pensioni nel 2013 spesa è circa 273 mld di euro +0,7% su 2012. Incidenza su Pil da 16,63% del 2012 a 16,85% del 2013 http://t.co/k5Dfc8h8mN
— Istat (@istat_it) 5 Dicembre 2014
Pensioni di vecchiaia assorbono i due terzi - Secondo l'Istat, le pensioni di vecchiaia assorbono oltre i due terzi (il 71,8%) della spesa pensionistica totale; seguono quelle ai superstiti (14,8%) e le pensioni assistenziali (7,9%); molto più contenuto il peso delle pensioni di invalidità (3,8%) e delle indennitarie (1,7%).