Pubblicato l'outlook di autunno: previsto un Pil a -0,4% nel 2014. Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo, bassa crescita e nuove riforme giustificherebbero un ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di consolidamento fiscale
Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo, dopo la contrazione del 2014, l'economia italiana "dovrebbe tornare alla crescita per la metà del 2015, e accelerare un po' nel 2016". Si stima quindi che il Pil dell'Italia, dopo il -0,4% del 2014, crescerà dello 0,2% e dell'1% nel 2016.
Economic Outlook: combination of monetary, fiscal & structural policies needed #OECD http://t.co/C39xYyId7k #OECD pic.twitter.com/qz1EE5hvnF
— OECD (@OECD) 25 Novembre 2014
Condizioni finanziare più favorevoli - In particolare, spiega l'Ocse, "il supporto della politica monetaria della Bce dovrebbe migliorare le condizioni finanziarie e facilitare una risalita dei prestiti bancari, che dovrebbe aumentare gli investimenti". Secondo l'organizzazione parigina, gli investimenti lordi, calati del 2,7% su base annua nel 2014, cresceranno dello 0,1% nel 2015 e del 2% nel 2016.
Previsto miglioramento dell'export - Inoltre, scrive sempre l'Ocse, un contributo a una crescita più forte arriverà anche dalla "rivitalizzazione prevista per il mercato dell'export italiano", con un +1,7% nel 2014, +2,7% nel 2015 e +4,6% nel 2016 per le esportazioni lorde, e rispettivamente +0,1%, +0,2% e +0,5% per quelle nette. Resterà invece limitata la ripresa dei consumi privati, che cresceranno dello 0,3% nel 2015 e dello 0,5% nel 2016. L'insieme della domanda interna, che quest'anno è calata dello 0,4%, sarà stabile nel 2015 e crescerà dello 0,6% nel 2016.
Global #GDP growth projected to reach 3.3% in 2014 before accelerating to 3.7% in 2015 & 3.9% in 2016 http://t.co/qKHY1lZDWa #OECD #outlook
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