Ast di Terni, botta e risposta Landini-Delrio

Economia
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Dopo la decisione dell'assemblea degli operai di ritornare al lavoro nelle acciaierie, il segretario Fiom dice: "Non si può fare un accordo a tutti i costi". La replica del sottosegretario: "Le sue parole preoccupano, è un momento di responsabilità"

"Mercoledì siamo pronti ad articolare la mobilitazione e credo si possa sostanzialmente andare verso un accordo. Ma non si può fare un accordo a tutti costi". Così il segretario della Fiom Maurizio Landini risponde ai giornalisti che gli chiedevano come valutasse il ritorno al lavoro degli operai delle acciaierie di Terni, in seguito alla decisione dell'assemblea.
"Deve essere un accordo che al suo interno ha, da un lato, una scelta precisa di politiche industriali, la Thyssen non vende e si continua a produrre acciaio, dall'altro - ha concluso Landini - no ai licenziamenti e sì a tutele che riguardino le condizioni di lavoro delle persone".

Delrio: "Parole che preoccupano" - Frasi che suscitano il commento dell'esecutivo. "Le parole di Landini preoccupano il governo. Pensiamo sia un momento di responsabilità per tutti", dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. "L'obiettivo del governo è stato, per settimane, di garantire la difesa del sito industriale, l'apertura dei due forni e il mantenimento delle attività produttive, oltre al trasferimento della linea di Torino. Parliamo di un accordo che potrà permettere di salvaguardare i posti di lavoro e di evitare gli oltre cinquecento licenziamenti previsti".

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