Legge Stabilità, primo ok da Ue: nessuna grave inosservanza

Economia

Dopo lo scambio di lettere con Bruxelles, il commissario europeo all'Economia Jirky Katainen comunica che non ci sarà una bocciatura. Cdm a Palazzo Chigi: "Manovra resta immutata". Deficit 2015 scende al 2,6%

Primo via libera dalla Ue alla legge di stabilità italiana dopo la correzione da 4,5 miliardi proposta dal ministro Padoan, in risposta alla lettera di osservazioni di Bruxelles. La commissione europa ha infatti comunicato di non giudicare alcuno stato dell'Eurozona in "significativa violazione" delle norme Ue di bilancio. In serata, a palazzo Chigi, si è svolto il consiglio dei ministri che dovrà apportare le modifiche previste al Def.  In un comunicato Palazzo Chigi ha quindi fatto sapere che "la struttura del disegno di legge di stabilità per il 2015 rimane immutata".

Via libera da Bruxelles - A darne notizia il commissario Ue agli affari economici Jirky Katainen, in una nota stampa in cui dà di fatto un primo via libera alle manovre di Italia, Francia, Austria, Slovenia e Malta, cioè i cinque stati considerati a rischio di "seria violazione" delle regole e ai quali la Commissione ha inviato la settimana scorsa lettere di avvertimento. Gli altri stati dell'Eurozona soggetti a tale esercizio di controllo non avevano suscitato la preoccupazione di Bruxelles.

Il tweet del portavoce di Katainen, Simon O'Connor


Cdm per aggioranre def - In serata si è svolto a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri per aggiornare gli obiettivi di finanza pubblica accogliendo così i rilievi della Commissione europea. Dopo che Bruxelles aveva osservato come la legge di stabilità contenesse una significativa deviazione dagli obiettivi di bilancio a medio termine, si è deciso di aumentare la correzione del deficit strutturale a 0,3 punti da 0,1 punti di Pil nel corso del 2015.

Governo: "Struttura della legge di stabilità resta immutata" - In un comunicato emesso alla fine del Cdm, il governo ha spiegato che "il miglioramento complessivo del deficit atteso per il 2015 è pari a circa 4,5 miliardi di euro che porta l'indebitamento netto nominale al 2,6% del Pil. L'indebitamento netto strutturale registrerà un miglioramento di poco superiore allo 0,3%, sostanzialmente in linea con quanto richiesto dalle istituzioni europee". Per quanto riguarda la Legge di stabilità, si legge ancora nella nota "la struttura del disegno di legge per il 2015 rimane immutata prevedendo, in continuità con i provvedimenti adottati nel corso del 2014, interventi per rilanciare la crescita economica supportando la domanda aggregata e la competitività del Paese. La relazione passa ora all'esame delle Camere".

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