Il governatore interviene alla vigilia del vertice Bce. Napolitano: "La prima sfida è aprire un sentiero per la crescita". Il ministro dell'Economia Padoan lancia l'allarme: "Senza ripresa, società a rischio, prospettive dei giovani compromesse"
Il lavoro, i tanti disoccupati, soprattutto i giovani, e il loro futuro (INFOGRAFICA). Nel giorno in cui Francia e Germania si fronteggiano a muso duro sul derby tra rigore e crescita, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano pungola l'Europa e, ai banchieri dell'area Euro ricevuti a villa Rosebery alla vigilia del board della Bce a Napoli, chiede più impegno per la crescita, per il lavoro e per l'innovazione, con politiche di investimenti concordati.
"Solo le riforme strutturali daranno margini di bilancio" dice il presidente della Banca centrale Mario Draghi, ricordando che le politiche suggerite per la Ue "sono anche, e forse specialmente, valide per l'Italia". Ma è dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nella premessa alla nota di aggiornamento del Def, che arrivano le parole più dure: "Senza ripresa la società è a rischio".
Padoan: o ci si muove con decisione o società a rischio - La crisi per l'Italia è stata peggio della Grande depressione del '29, dice il ministro. Per questo ora bisogna muoversi per agganciare la ripresa. "Occorre muoversi con decisione su più fronti - scrive il titolare del Tesoro - nella consapevolezza che in assenza di una ripresa robusta la tenuta del tessuto produttivo e sociale risulterebbe a rischio, la ricchezza delle famiglie minacciata, le prospettive dei giovani compromesse".
Napolitano chiede più impegno per la crescita - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assicura intanto che l'Italia supererà le sue debolezze. Nell'incontro con il direttivo della Bce a Napoli, però, sottolinea che "la sfida numero uno è quella di aprire un nuovo sentiero di forte e sostenibile crescita in Europa" per risolvere la prima preoccupazione, che resta la disoccupazione. "L'Italia - precisa inoltre - intende portare avanti con determinazione e accelerare un chiaro impegno di superamento delle sue debolezze strutturali, a cominciare dal così elevato debito pubblico".
Draghi: prima le riforme - Una assicurazione necessaria visto che Mario Draghi è tornato a chiedere all'Italia riforme e ancora riforme per ridare fiducia agli investitori e alle imprese. "Solo le riforme strutturali, che aumentano la crescita potenziale, e quindi la sostenibilità del debito, possono creare i margini per usare in futuro la politica di bilancio" in funzione pro-crescita, ha detto il presidente Bce.
"Solo le riforme strutturali daranno margini di bilancio" dice il presidente della Banca centrale Mario Draghi, ricordando che le politiche suggerite per la Ue "sono anche, e forse specialmente, valide per l'Italia". Ma è dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nella premessa alla nota di aggiornamento del Def, che arrivano le parole più dure: "Senza ripresa la società è a rischio".
Padoan: o ci si muove con decisione o società a rischio - La crisi per l'Italia è stata peggio della Grande depressione del '29, dice il ministro. Per questo ora bisogna muoversi per agganciare la ripresa. "Occorre muoversi con decisione su più fronti - scrive il titolare del Tesoro - nella consapevolezza che in assenza di una ripresa robusta la tenuta del tessuto produttivo e sociale risulterebbe a rischio, la ricchezza delle famiglie minacciata, le prospettive dei giovani compromesse".
Napolitano chiede più impegno per la crescita - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assicura intanto che l'Italia supererà le sue debolezze. Nell'incontro con il direttivo della Bce a Napoli, però, sottolinea che "la sfida numero uno è quella di aprire un nuovo sentiero di forte e sostenibile crescita in Europa" per risolvere la prima preoccupazione, che resta la disoccupazione. "L'Italia - precisa inoltre - intende portare avanti con determinazione e accelerare un chiaro impegno di superamento delle sue debolezze strutturali, a cominciare dal così elevato debito pubblico".
Draghi: prima le riforme - Una assicurazione necessaria visto che Mario Draghi è tornato a chiedere all'Italia riforme e ancora riforme per ridare fiducia agli investitori e alle imprese. "Solo le riforme strutturali, che aumentano la crescita potenziale, e quindi la sostenibilità del debito, possono creare i margini per usare in futuro la politica di bilancio" in funzione pro-crescita, ha detto il presidente Bce.