"L'inflazione resta vicina allo zero" si legge nella nota mensile dell'Istituto di statistica. La disoccupazione giovanile vola oltre il 44%. Il ministro dell'Economia: Italia rinvia pareggio di bilancio strutturale al 2017
Italia rinvia pareggio di bilancio strutturale al 2017 - Il governo rivede infatti la previsione sulla dinamica del Pil a -0,3% dal +0,8% di aprile. Nel 2015, dice Padoan in conferenza stampa a Palazzo Chigi, l'economia italiana dovrebbe tornare a crescere di 0,6 punti a fronte della precedente previsione di +1,3%. Il Paese dovrebbe chiudere il 2014 con un indebitamento netto al 3% del Pil e al 2,9% nel 2015. Il debito salirà al 133,4% il prossimo anno. L'aggiustamento strutturale dei conti, a causa del deteriorarsi della situazione economica, avverrà dunque in misura più lenta: "A partire dal 2016 riprende il ritmo dell'aggiustamento dello 0,5% per arrivare al pareggio nel 2017".
Pil negativo nel III trimestre - Insomma, l'uscita dalla recessione sembra per l'Italia ancora lontana: l'Istat, nella nota mensile sull'economia del paese, certifica che nel terzo trimestre ci sarà una "nuova flessione" del Pil. Ciò è dovuto non soltanto alle difficoltà della nostra industria ma anche alla fragilità della domanda interna, e dai consumi deboli. E con i consumi "compressi dalle difficili condizioni del mercato del lavoro", la locomotiva-paese non riparte. Insomma, spiega l'Istat, "l'attuale fase di debolezza del ciclo economico è attesa proseguire anche nel terzo trimestre".
Scarsità posti di lavoro caratteristica strutturale - In particolare sul mercato del lavoro, "il tasso di posti vacanti permane su livelli molto bassi, a sottolineare la prolungata scarsità di posti di lavoro disponibili che sembra divenire una caratteristica strutturale". Al punto che sempre l'Istat conferma il dramma della disoccupazione giovanile: tra i 15 e i 24 anni il 44,2% non ha un impiego e si tratta di una percentuale cresciuta tra luglio e agosto di un punto. INFOGRAFICA
Agosto 2014: tasso di disoccupazione 15-24enni sale al 44,2% (+1 punto percentuale su luglio) http://t.co/4bdDKShz5G
— Istat (@istat_it) 30 Settembre 2014
Anche se decisamente migliore appare la situazione dell'occupazione in linea generale, perché - sempre a quanto comunica l'Istat - gli occupati in Italia ad agosto scorso sono 22 milioni 380 mila, in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente (+32 mila) e sostanzialmente invariati su base annua. Il tasso di occupazione, pari al 55,7%, cresce di 0,1 punti percentuali sia in termini congiunturali sia rispetto a dodici mesi prima.