Ferve il dibattito sulla nuova tassa sulla casa in una ridda di conti e calcoli su costi e aliquote. Secondo la Uil, per 1 famiglia su 2 sarà più cara di quanto pagato con l’Imu nel 2012. Per l'Anci, invece, il gettito sarà inferiore del 30%
Si avvicina la scadenza del 16 ottobre, data entro la quale circa 15 milioni pagheranno l'acconto della Tasi, con il dibattito sui costi della nuova tassa che torna a scaldarsi in una ridda di conti e calcoli su costi e aliquote.
Uil: per 1 famiglia su 2 conto più salato del 2012 - Secondo gli ultimi dati della Uil, la spesa media dovrebbe aggirarsi sui 219 euro, poco al di sotto dei 223 euro medi dell'Imu 2012. Ma, avverte, la distribuzione della nuova tassa è meno equa: pagherà un po' di più chi prima era esente o pagava cifre basse e pagheranno molto meno i proprietari di quelle abitazioni con rendite catastali elevate.
In particolare, per le case in A/3 l’esborso medio della Tasi sarà di 135 euro medi, a fronte dei 111 euro pagati con l’IMU nel 2012; mentre il conto per le case in A/2: 303 euro per la TASI, a fronte dei 334 euro dell’IMU nel 2012 (tutti i dati).
La media dell'aliquota applicata dai 105 capoluoghi di provincia si consolida al 2,63 per mille (superiore all'aliquota massima "ordinaria"), seppur edulcorata dalle singole detrazioni introdotte dai singoli Comuni (la Uil calcola almeno 100 mila combinazioni diverse). In ogni caso, la quarta simulazione del Servizio Politiche Territoriali della UIL conferma il trend delle precedenti simulazioni: per 1 famiglia su 2 la Tasi sarà più cara di quanto pagato con l’Imu nel 2012.
Acli: aliquota media doppia rispetto a quella standard - Secondo uno studio delle Acli, 6.508 comuni fra i 7.405 che hanno già deliberato sulla Tasi (nel totale sono 8.057) hanno scelto di applicarla inasprendola: vale a dire nell'87,9% dei casi. L'aliquota media risulta infatti quasi doppia, l'1,9 per mille rispetto a quella standard (1 per mille), che verrà invece applicata obbligatoriamente nei comuni che non hanno adottato alcuna delibera entro lo scorso 10 settembre; 765 comuni, l'11,75% di quelli che hanno scelto di applicare la Tasi, ha scelto un'aliquota superiore al 2,5 per mille.
Anci: si è pagato il 30% in meno - L'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) però comunica conti diversi e calcola che, nei comuni in cui le aliquote sono state fissate già a maggio, il gettito sarà inferiore di circa il 30% a quello dell'Imu.
Uil: per 1 famiglia su 2 conto più salato del 2012 - Secondo gli ultimi dati della Uil, la spesa media dovrebbe aggirarsi sui 219 euro, poco al di sotto dei 223 euro medi dell'Imu 2012. Ma, avverte, la distribuzione della nuova tassa è meno equa: pagherà un po' di più chi prima era esente o pagava cifre basse e pagheranno molto meno i proprietari di quelle abitazioni con rendite catastali elevate.
In particolare, per le case in A/3 l’esborso medio della Tasi sarà di 135 euro medi, a fronte dei 111 euro pagati con l’IMU nel 2012; mentre il conto per le case in A/2: 303 euro per la TASI, a fronte dei 334 euro dell’IMU nel 2012 (tutti i dati).
La media dell'aliquota applicata dai 105 capoluoghi di provincia si consolida al 2,63 per mille (superiore all'aliquota massima "ordinaria"), seppur edulcorata dalle singole detrazioni introdotte dai singoli Comuni (la Uil calcola almeno 100 mila combinazioni diverse). In ogni caso, la quarta simulazione del Servizio Politiche Territoriali della UIL conferma il trend delle precedenti simulazioni: per 1 famiglia su 2 la Tasi sarà più cara di quanto pagato con l’Imu nel 2012.
Acli: aliquota media doppia rispetto a quella standard - Secondo uno studio delle Acli, 6.508 comuni fra i 7.405 che hanno già deliberato sulla Tasi (nel totale sono 8.057) hanno scelto di applicarla inasprendola: vale a dire nell'87,9% dei casi. L'aliquota media risulta infatti quasi doppia, l'1,9 per mille rispetto a quella standard (1 per mille), che verrà invece applicata obbligatoriamente nei comuni che non hanno adottato alcuna delibera entro lo scorso 10 settembre; 765 comuni, l'11,75% di quelli che hanno scelto di applicare la Tasi, ha scelto un'aliquota superiore al 2,5 per mille.
Anci: si è pagato il 30% in meno - L'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) però comunica conti diversi e calcola che, nei comuni in cui le aliquote sono state fissate già a maggio, il gettito sarà inferiore di circa il 30% a quello dell'Imu.