In calo il differenziale tra titoli italiani e Bund tedeschi dopo le parole pronunciate dal governatore Draghi al meeting di Jackson Hole. E i buoni del Tesoro decennali scendono sotto gli equivalenti titoli del Regno Unito
Continua il buon momento delle borse europee e di Piazza Affari, soprattutto sul mercato dei titoli di Stato. Merito anche delle parole del governatore della Bce Mario Draghi che, in occasione del meeting di Jackson Hole, ha parlato del ruolo della banca centrale di Francoforte pronta a “fare la sua parte anche usando strumenti non convenzionali”.
I nostri Btp a 10 anni toccano i nuovi minimi di rendimento, appena sopra il 2,4% e portano lo spread a tornare sotto i 150 punti e a chiudere a 147 punti base, il minimo dal 18 giugno scorso.
Il tasso sul decennale si attesta al nuovo minimo storico del 2,41%, dopo aver toccato il 2,40%. Il differenziale italiano è addirittura più basso di quello tra i titoli decennali britannici (Gilt) e il Bund che segna 151 punti base, con un tasso al 2,44%.
I nostri Btp a 10 anni toccano i nuovi minimi di rendimento, appena sopra il 2,4% e portano lo spread a tornare sotto i 150 punti e a chiudere a 147 punti base, il minimo dal 18 giugno scorso.
Il tasso sul decennale si attesta al nuovo minimo storico del 2,41%, dopo aver toccato il 2,40%. Il differenziale italiano è addirittura più basso di quello tra i titoli decennali britannici (Gilt) e il Bund che segna 151 punti base, con un tasso al 2,44%.