Nell'ultima assemblea a Torino, gli azionisti del Lingotto hanno approvato a maggioranza l'unione che darà vita a Fca. L'ad: "Puntiamo in alto". E rassicura: "Non stiamo lasciando l’Italia". John Elkann: "Oggi inizia il futuro della società"
Gli azionisti Fiat hanno approvato a maggioranza la fusione che darà vita a Fca - Fiat Chrysler Automobiles. "E' solo l'inizio, voglio solo dire che chi rimarrà azionista come rimarrò io avrà grandi soddisfazioni", ha detto il presidente John Elkann (VIDEO). L’ad di Fiat Chrysler Sergio Marchionne, durante l’assemblea, ha osservato: "Grazie all'intenso lavoro degli ultimi cinque anni, ora siamo pronti a compiere il salto di qualità". E ancora: "Questa è una azienda che può e deve puntare in alto".
Nel Cda 11 membri – Il consiglio di amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles, quando la fusione sarà operativa, sarà così composto: John Elkann, Sergio Marchionne, Andrea Agnelli, Tiberto Brandolino D'Adda, Glenn Earle, Valerie A. Mars, Ruth J. Simmons, Ronald L. Thompson, Patience Wheatcroft, Stephen M. Wolf, Ermenegildo Zegna. Tra gli 11 membri non ci sarà dunque Luca Cordero di Montezemolo, che attualmente siede nel cda di Fiat. Escono anche Joyce Victoria Bigio e Rene' Carron. "Abbiamo messo insieme la componente Fiat e Chrysler - ha spiegato Marchionne in conferenza stampa - e abbiamo dovuto considerare anche gli indipendenti".
Marchionne: “Non stiamo lasciando Italia. Presidente e ufficio a Londra” – Durante l’assemblea, Marchionne ha ribadito: "Fiat non sta lasciando l'Italia. Soltanto la società holding sarà organizzata ai sensi del diritto olandese. L'impegno in Italia resta immutato, non ridurremo le attività industriali in Italia". Così Elkann: “Noi non andiamo all'estero, continuiamo a fare quello che facciamo. Abbiamo molto ampliato il perimetro delle nostre attività". Marchionne ha anche detto che "il presidente e l'ad avranno il loro ufficio a Londra". Quanto ai lavoratori, ha assicurato: "Rispetteremo l'impegno per il rientro di tutti i dipendenti nelle fabbriche italiane. Fateci lavorare in maniera molto silenziosa, le cose le faremo".
La fusione Fiat-Chrysler - Oggi, venerdì 1 agosto, è stato dunque il giorno dell'ultima assemblea a Torino degli azionisti Fiat per approvare il progetto di fusione con Chrysler. Si chiude così un'era, aperta con la prima assemblea che si tenne nel capoluogo piemontese l'11 luglio 1899 a Palazzo Bricherasio. Dal prossimo anno le riunioni del Cda si terranno a Londra. Torino rimarrà il quartier generale delle attività europee del Gruppo, l'assemblea degli azionisti di Fca sarà, invece, ad Amsterdam. "Di fronte alle grandi trasformazioni non possiamo più permetterci il lusso di guardare alle nostre attività riducendo la prospettiva ai confini storici e ai domicili legali. La sfida è molto più grande e più complessa" ha detto Sergio Marchionne. Alla Fiat "non ci accontentiamo di essere mediocri, ora siamo pronti a compiere il salto di qualità".
La lettera di Marchionne - Marchionne ha ringraziato "tutti gli azionisti della Fiat per averci accompagnati fino a qui, con l'augurio di scrivere insieme un nuovo, storico capitolo che oggi stiamo per aprire". Quindi ha letto la lettera "con cui diamo il benvenuto a chi entra a far parte del nostro gruppo", che si apre dicendo: "Esiste un mondo in cui le persone non lasciano che le cose accadano. Le fanno accadere. Si gettano nella mischia, assaporano il rischio, lasciano la propria impronta. E' un mondo in cui ogni nuovo giorno e ogni nuova sfida regalano l'opportunità di creare un futuro migliore".
Nel Cda 11 membri – Il consiglio di amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles, quando la fusione sarà operativa, sarà così composto: John Elkann, Sergio Marchionne, Andrea Agnelli, Tiberto Brandolino D'Adda, Glenn Earle, Valerie A. Mars, Ruth J. Simmons, Ronald L. Thompson, Patience Wheatcroft, Stephen M. Wolf, Ermenegildo Zegna. Tra gli 11 membri non ci sarà dunque Luca Cordero di Montezemolo, che attualmente siede nel cda di Fiat. Escono anche Joyce Victoria Bigio e Rene' Carron. "Abbiamo messo insieme la componente Fiat e Chrysler - ha spiegato Marchionne in conferenza stampa - e abbiamo dovuto considerare anche gli indipendenti".
Marchionne: “Non stiamo lasciando Italia. Presidente e ufficio a Londra” – Durante l’assemblea, Marchionne ha ribadito: "Fiat non sta lasciando l'Italia. Soltanto la società holding sarà organizzata ai sensi del diritto olandese. L'impegno in Italia resta immutato, non ridurremo le attività industriali in Italia". Così Elkann: “Noi non andiamo all'estero, continuiamo a fare quello che facciamo. Abbiamo molto ampliato il perimetro delle nostre attività". Marchionne ha anche detto che "il presidente e l'ad avranno il loro ufficio a Londra". Quanto ai lavoratori, ha assicurato: "Rispetteremo l'impegno per il rientro di tutti i dipendenti nelle fabbriche italiane. Fateci lavorare in maniera molto silenziosa, le cose le faremo".
La fusione Fiat-Chrysler - Oggi, venerdì 1 agosto, è stato dunque il giorno dell'ultima assemblea a Torino degli azionisti Fiat per approvare il progetto di fusione con Chrysler. Si chiude così un'era, aperta con la prima assemblea che si tenne nel capoluogo piemontese l'11 luglio 1899 a Palazzo Bricherasio. Dal prossimo anno le riunioni del Cda si terranno a Londra. Torino rimarrà il quartier generale delle attività europee del Gruppo, l'assemblea degli azionisti di Fca sarà, invece, ad Amsterdam. "Di fronte alle grandi trasformazioni non possiamo più permetterci il lusso di guardare alle nostre attività riducendo la prospettiva ai confini storici e ai domicili legali. La sfida è molto più grande e più complessa" ha detto Sergio Marchionne. Alla Fiat "non ci accontentiamo di essere mediocri, ora siamo pronti a compiere il salto di qualità".
La lettera di Marchionne - Marchionne ha ringraziato "tutti gli azionisti della Fiat per averci accompagnati fino a qui, con l'augurio di scrivere insieme un nuovo, storico capitolo che oggi stiamo per aprire". Quindi ha letto la lettera "con cui diamo il benvenuto a chi entra a far parte del nostro gruppo", che si apre dicendo: "Esiste un mondo in cui le persone non lasciano che le cose accadano. Le fanno accadere. Si gettano nella mischia, assaporano il rischio, lasciano la propria impronta. E' un mondo in cui ogni nuovo giorno e ogni nuova sfida regalano l'opportunità di creare un futuro migliore".