Diminuiscono in particolare le vendite di prodotti alimentari (-1,2% su aprile). In crescita solo i discount. Coldiretti: 2 italiani su 3 (67%) hanno tagliato la spesa in qualità e quantità. I DATI
#commercioaldettaglio maggio 2014: vendite -0,7% rispetto ad aprile 2014 e -0,5% rispetto a maggio 2013 http://t.co/Qvz3f0tUmY
— Istat (@istat_it) 24 Luglio 2014
Diminuiscono le vendite di prodotti alimentari - Rispetto a maggio 2013, invece, il calo per il food e' dello 0,5% e per il non-food dello 0,6%. Tra i prodotti non alimentari, l'aumento tendenziale più elevato riguarda il gruppo Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+1,0%), mentre le flessioni maggiori colpiscono i gruppi Dotazioni per l'informatica, telecomunicazioni, telefonia (-3,8%) e Cartoleria, libri, giornali e riviste (-3,1%).
In crescita solo i discount - I discount sono "gli unici esercizi alimentari che danno segnali positivi", secondo i tecnici dell'Istat che rilevano un aumento tendenziale delle loro vendite del 2,4%. La grande distribuzione nel suo complesso tiene, con vendite al dettaglio invariate rispetto al 2013, mentre soffrono i negozi di piccole superfici (-1,1%).
Coldiretti - Il calo delle vendite a maggio registrato dall'Istat è "l'ennesimo segnale d'allarme sulla crisi delle famiglie", secondo Federconsumatori e Adusbef. Da un'analisi di Coldiretti, emerge infatti, che due italiani su tre (67 per cento) hanno tagliato la spesa in qualità e quantità, con tre milioni di famiglie costrette a fare acquisti nei discount, in aumento del 48 per cento rispetto all'inizio della crisi.