Cupertino si porta a casa la compagnia che produce le popolari cuffie e che ha da poco lanciato un servizio di musica in streaming. E' la maggiore operazione della sua storia. L'accordo prevede 2,6 miliardi da pagare subito
Apple mette a segno la maggiore acquisizione della sua storia. E compra Beats Electronincs per circa 3 miliardi di dollari, di cui 2,6 miliardi da pagare subito e 400 milioni da sborsare nel tempo. L'acquisizione, che Apple stima di finalizzare entro il quarto trimestre dell'esercizio fiscale, consente a Cupertino di rafforzarsi e riguadagnare terreno nella musica: Beats produce infatti alcuni modelli di cuffie molto popolari e ha lanciato un servizio di musica in streaming a pagamento, con il quale mettere un piede in un settore dominato da YouTube, Spotify e Pandora.
La mossa di Apple - La mossa mette in evidenza come l'amministratore delegato di Apple, Tim Cook, sotto pressione degli azionisti, sembri intenzionato a spendere i 150,6 miliardi di dollari di liquidità della società in modo più aggressivo, orientandosi maggiormente verso le acquisizioni per crescere. L'acquisizione sembrerebbe anche mostrare la volontà di Apple di lanciare un proprio servizio di musica a pagamento alternativo all'iTunes Store.
Il mercato dello streaming - I servizi di musica in streaming stanno prendendo piede, soprattutto fra i più giovani. Ma non sono ancora un'attività redditizia e il modello adottato finora presenta molte sfide, anche per un colosso come Apple. Cupertino ha lanciato iTunes Radio nel 2013 e il servizio gratuito conta ora 40 milioni di utenti. Il servizi di musica in streaming di Beats è stato lanciato lo scorso gennaio, con un abbonamento mensile di 9,99 dollari.
L'asse Silicon Valley-Los Angeles - Importante, come nota il New York Times, sarà il ruolo che i due co-fondatori di Beats avranno nel mondo Apple. Il big della musica Jimmy Iovine lascerà il suo incarico a Vivendi e lavorerà a tempo pieno ad Apple. Dr. Dre, il cui vero nome è Andre Young, continuerà a produrre musica ma farà tutto il possibile in casa Apple.
"La verità è che c'è un muro di Berlino fra la Silicon Valley e Los Angeles: non si rispettano e non si capiscono. Noi riteniamo che questi ragazzi abbiano un talento raro, ci piace il servizio che hanno sviluppato", afferma Cook, sottolineando che la musica "occupa un posto speciale nei cuori di chi lavora in Apple: è per questo che continuiamo a investirvi".
La mossa di Apple - La mossa mette in evidenza come l'amministratore delegato di Apple, Tim Cook, sotto pressione degli azionisti, sembri intenzionato a spendere i 150,6 miliardi di dollari di liquidità della società in modo più aggressivo, orientandosi maggiormente verso le acquisizioni per crescere. L'acquisizione sembrerebbe anche mostrare la volontà di Apple di lanciare un proprio servizio di musica a pagamento alternativo all'iTunes Store.
Il mercato dello streaming - I servizi di musica in streaming stanno prendendo piede, soprattutto fra i più giovani. Ma non sono ancora un'attività redditizia e il modello adottato finora presenta molte sfide, anche per un colosso come Apple. Cupertino ha lanciato iTunes Radio nel 2013 e il servizio gratuito conta ora 40 milioni di utenti. Il servizi di musica in streaming di Beats è stato lanciato lo scorso gennaio, con un abbonamento mensile di 9,99 dollari.
L'asse Silicon Valley-Los Angeles - Importante, come nota il New York Times, sarà il ruolo che i due co-fondatori di Beats avranno nel mondo Apple. Il big della musica Jimmy Iovine lascerà il suo incarico a Vivendi e lavorerà a tempo pieno ad Apple. Dr. Dre, il cui vero nome è Andre Young, continuerà a produrre musica ma farà tutto il possibile in casa Apple.
"La verità è che c'è un muro di Berlino fra la Silicon Valley e Los Angeles: non si rispettano e non si capiscono. Noi riteniamo che questi ragazzi abbiano un talento raro, ci piace il servizio che hanno sviluppato", afferma Cook, sottolineando che la musica "occupa un posto speciale nei cuori di chi lavora in Apple: è per questo che continuiamo a investirvi".