Con l'ultimo collocamento di 6,5 miliardi di titoli a media e lunga scadenza i primi 4 mesi del 2014 segnano una inversione di tendenza rispetto agli ultimi 3 anni. Ma l'esito delle elezioni europee potrebbe incidere sull'andamento del mercato
di Vittorio Eboli
Anche l'ultima tornata di aste del mese di aprile - col collocamento di 6,5 miliardi di titoli a media e lunga scadenza - conferma l'ottimo momento del nostro debito pubblico. Più che di momento, si può a questo punto parlare di fase storica con pochi precedenti, per il ministero del Tesoro: i primi 4 mesi del 2014 hanno segnato una inversione di tendenza, rispetto alle sofferenze degli ultimi 3 anni, che in pochi osservatori avevano previsto, quantomeno con questa forza e rapidità.
Nel dettaglio, via XX settembre ha collocato 6,5 miliardi di Btp a 5 e 10 anni, incontrando una domanda sostenuta da parte degli investitori e soprattutto con rendimenti (e quindi costi da sostenere) che toccano nuovi minimi record, rispettivamente a 1,84% e a 3,22%.
Se da un lato le aspettative degli analisti erano per un proseguimento della positiva tendenza evidenziatasi nel primo trimestre dell'anno, dall'altro non tutti si spingevano a pronosticare un ritocco dei record già toccati più volte nel 2014.
Drusiani: "Con vittoria euroscettici buon andamento mercati a rischio" - "La discesa dei i tassi è in linea con il calo dei differenziali degli ultimi mesi - spiega a SkyTg24.it Angelo Drusiani, esperto del mercato obbligazionario di Albertini Syz -, ora il costo dell'indebitamento si sta avvicinano a livelli accettabili. Quanto può proseguire questa fase? Il problema, più che le tensioni sul fronte ucraino, per me può essere rappresentato dalle prossime elezioni europeee non solo per l'esito in Italia: se il peso degli euro-scettici dovesse superare il 20%, la fase di bel tempo sui mercati potrebbe essere a rischio. Qualche nuvolone nero potrebbe essere causato da un rallentamento delle politiche di integrazione, con annessa svalutazione dell'Euro: meglio approfittare di questa fase, quindi".
Anche l'ultima tornata di aste del mese di aprile - col collocamento di 6,5 miliardi di titoli a media e lunga scadenza - conferma l'ottimo momento del nostro debito pubblico. Più che di momento, si può a questo punto parlare di fase storica con pochi precedenti, per il ministero del Tesoro: i primi 4 mesi del 2014 hanno segnato una inversione di tendenza, rispetto alle sofferenze degli ultimi 3 anni, che in pochi osservatori avevano previsto, quantomeno con questa forza e rapidità.
Nel dettaglio, via XX settembre ha collocato 6,5 miliardi di Btp a 5 e 10 anni, incontrando una domanda sostenuta da parte degli investitori e soprattutto con rendimenti (e quindi costi da sostenere) che toccano nuovi minimi record, rispettivamente a 1,84% e a 3,22%.
Se da un lato le aspettative degli analisti erano per un proseguimento della positiva tendenza evidenziatasi nel primo trimestre dell'anno, dall'altro non tutti si spingevano a pronosticare un ritocco dei record già toccati più volte nel 2014.
Drusiani: "Con vittoria euroscettici buon andamento mercati a rischio" - "La discesa dei i tassi è in linea con il calo dei differenziali degli ultimi mesi - spiega a SkyTg24.it Angelo Drusiani, esperto del mercato obbligazionario di Albertini Syz -, ora il costo dell'indebitamento si sta avvicinano a livelli accettabili. Quanto può proseguire questa fase? Il problema, più che le tensioni sul fronte ucraino, per me può essere rappresentato dalle prossime elezioni europeee non solo per l'esito in Italia: se il peso degli euro-scettici dovesse superare il 20%, la fase di bel tempo sui mercati potrebbe essere a rischio. Qualche nuvolone nero potrebbe essere causato da un rallentamento delle politiche di integrazione, con annessa svalutazione dell'Euro: meglio approfittare di questa fase, quindi".