Fiat, Marchionne: produrremo 6milioni di auto entro il 2018

Economia

Ultima assemblea ordinaria in Italia. La prossima sarà in Olanda dove il nuovo gruppo avrà sede legale. "Fusione con Chrysler entro fine anno" dice l'ad. E aggiunge: "Confermati gli obiettivi del 2014". Termini Imerese? "Capitolo chiuso"

Ultima assemblea ordinaria degli azionisti Fiat in Italia, per deliberare sul bilancio 2013 (approvato al 99,9% con un utile netto di circa 1,9 mld). La prossima riunione si terrà infatti in Olanda dove il nuovo gruppo Fiat Chrysler Automobiles avrà sede legale.
Si svolgerà invece ancora in Italia, probabilmente prima dell'estate, l'assemblea straordinaria sulla fusione. E il 6 maggio sarà presentato a Detroit il nuovo piano industriale. Il presidente Elkann parla di un "2013 ricco di soddisfazioni" e osserva: "Con Fca abbiamo finalmente la possibilità di giocare una partita vera". Rivolge poi un pensiero al nonno, Gianni Agnelli: "Avrebbe pensato che quanto abbiamo fatto con Fiat e Chrysler sia estremamente positivo e che Torino non soffre, ma ha beneficiato in modo importante di quanto realizzato".

Gli obiettivi - L'amministratore delegato Sergio Marchionne annuncia l'integrazione con Chrysler "entro il 2014" e conferma che "non ci sono eccedenze negli stabilimenti italiani". A Mirafiori "con i nuovi investimenti saranno riassorbiti tutti". Quanto invece a Termini Imerese, "è un capitolo chiuso dal punto di vista produttivo, siamo già stati chiarissimi. Faremo comunque tutto il necessario per assistere il passaggio". L'Ad galvanizza i soci: "Andiamo a testa alta contro i giganti". E aggiunge: "Entro il 2018 il gruppo Fiat sarà capace di fare oltre 6 milioni di vetture. Non voglio dare altri dettagli, ma la direzione del piano è quella lì". L'obiettivo per il 2014 sarà di 4,5-4,6 mln di consegne totali in tutto il mondo".

Strategia su Cina - Nei prossimi giorni, infine, Fiat Chrysler annuncerà novità per quanto riguarda la strategia in Cina. Nella conferenza stampa seguita l'assemblea dei soci sul bilancio, Marchionne ha ammesso: "In Cina partiamo indietro, ma sono stati fatti passi avanti con l'appoggio di Chrysler". E' ha aggiunto: "L'appoggio di Chrysler è stato essenziale, specie con il marchio Jeep".

Renzi? Il mercato apprezza - Un ultimo commento, poi, al presidente del Consiglio: "Bisogna dare a Renzi la possibilità di portare avanti il processo di riforme. Lo sta chiedendo il mondo intero. Siamo in luna di miele, i mercati stanno apprezzando ciò che sta succedendo in Italia, non vorrei interrompere questo incantesimo".

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