Moretti: "Se c'è un'alternativa alla guida di Fs ben venga"

Economia

L'ad delle Ferrovie dello Stato sui possibili tagli agli stipendi dei manager: "Aspetto la proposta di Renzi". E aggiunge: "Nel 2006 nessuno voleva svolgere il mio ruolo: questa è una storia di fatica". Lupi: "Nessuno è indispensabile"

"Ogni euro risparmiato va a vantaggio dei contribuenti che hanno tutto l'interesse che il gruppo sia gestito nel migliore dei modi: se ci sono alternative alla guida si facciano pure avanti". E' quanto afferma l'ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, presentando il piano industriale agli investitori in Assolombarda martedì 25 marzo. Il riferimento è alle polemiche dei giorni scorsi sui possibili tagli agli stipendi dei manager pubblici previsti dalla spending review. "Vedrò la proposta, la apprezzerò, la valuterò e, come dice il presidente Renzi, lui mi saprà convincere", ha aggiunto l'ad di Fs.

"Non stiamo a poltrire negli uffici" -
Rispondendo alle accuse di Diego Della Valle, Moretti ha detto anche che "nel 2006 nessuno voleva fare l'amministratore delegato di Fs. Questa è una storia di fatica, non di giochetti per prendere mezzo minuto di scena". Il manager, che si è definito "portavoce pro tempore dei ferrovieri", ha chiesto poi di essere giudicato sui fatti, non sulle chiacchiere: "Siamo una delle aziende più grandi d'Italia. Siamo una realtà industriale e non stiamo a poltrire negli uffici".

Lupi: "Nessuno è indispensabile" -
Sul caso è intervenuto anche il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi.
Mentre il ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia ha spiegato che il tetto per gli stipendi dei manager "è tarato adesso su quello del primo presidente della Corte  di Cassazione. Io - ha aggiunto - ho già fatto una circolare dove, tra l'altro, esplicito che in questo tetto, facendo riferimento ad una norma del  governo Letta, debbano essere accumulati anche tutti i trattamenti pensionistici compresi i vitalizi".

Nuova flotta di treni in arrivo -
Il numero uno di Fs ha annunciato poi l'arrivo, nel periodo 2015-2017, della nuova flotta di Etr1000. Servirà, ha spiegato, "per rideterminare i servizi nazionali e potenziare le parti più profittevoli dei servizi internazionali". In tutto saranno 50 treni da 350 chilometri l'ora e i primi saranno pronti entro il maggio del  2015, quando si inaugurerà l'Expo a Milano. Il potenziamento dei Frecciarossa rientra nel piano di investimenti che, per il 2014-2017, ammonta a 24 miliardi di euro, 8,5 in autofinanziamento. Il piano prevede inoltre 3 miliardi di euro per il trasporto locale.

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