Fiat apre ai delegati Fiom ma chiede intervento legislatore

Economia

Dopo la sentenza della Consulta, il Lingotto ha comunicato al sindacato che accetterà la nomina dei suoi rappresentanti. Ma avverte: "Certezza del diritto condizione essenziale per la continuità degli impegni". Landini: "Rientriamo da porta principale"

Fiat dà il via libera alle rappresentanze sindacali della Fiom in fabbrica, ma ribadisce che l'intervento del legislatore sulla materia è necessario perché il gruppo prosegua con gli investimenti in Italia.
"In data odierna la Fiat ha comunicato a Fiom-Cgil che accetterà la nomina dei suoi rappresentanti sindacali aziendali a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 23 luglio scorso", dice una nota Fiat (le motivazioni della sentenza).
"La certezza del diritto in una materia così delicata come quella della rappresentanza sindacale e dell'esigibilità dei contratti è una condicio sine qua non per la continuità stessa dell'impegno industriale di Fiat in Italia", aggiunge.

Landini: “Fiom rientra da porta principale” - "A tre anni dalla firma dell'accordo che l'aveva esclusa, la Fiom rientra in fabbrica dalla porta principale, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale e all'impegno dei nostri delegati, dei nostri iscritti e del nostro collegio difensivo". Ad affermarlo in una nota è Maurizio Landini, il segretario generale della Fiom-Cgil.
Soddisfatto anche il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono: "Mi sembra una buona notizia il fatto che la Fiat decida di dar corso a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale. Bisognerà fare molto rapidamente le valutazioni di ordine giuridico e confermare le nomine dei nostri rappresentanti sindacali, finora non riconosciuti dall'azienda". "Abbiamo sempre sostenuto la necessità di una legge - aggiunge - bisognerà valutare con il Parlamento e le forze politiche quale legge. A questo punto è meglio poterne discutere avendo di nuovo i nostri rappresentanti all'interno degli stabilimenti Fiat".

Uilm: “Investimenti non possono essere subordinati” - "Per noi gli investimenti vanno rispettati, non possono essere subordinati a un intervento legislativo pur importante e necessario". Lo afferma il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. "Per gli investimenti c'è stata con la Fiat una fase di confronto molto sofferta. Chiediamo il rispetto degli impegni assunti dall'azienda in Italia".

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