Governo: segnali di ripresa, ma serve stabilità

Economia

Incontro a Palazzo Chigi tra Letta, Visco e Saccomanni. Secondo fonti di Bankitalia, sulla crisi siamo al punto di svolta ma bisogna consolidare i segnali di miglioramento. Il premier: "Servono comportamenti responsabili da parte di tutti"

Ci sono segnali di ripresa, ora si proceda a mettere in campo politiche di crescita sulla scia di quanto già avviato in questi mesi dal governo. Questo quanto emerso a Palazzo Chigi dove Enrico Letta ha ricevuto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco e il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni per una colazione di lavoro sui principali temi economico finanziari. Un vertice di circa due ore che si è svolto in un quadro politico reso più incerto dalla condanna definitiva di Silvio Berlusconi per frode fiscale arrivata giovedì 1 agosto (VIDEO e FOTO). Ne emerge un quadro al momento rassicurante, corroborato anche dai dati in arrivo dal Tesoro sulle entrate: +5,8 miliardi nei primi 6 mesi che fanno rianimare il dibattito su un 'tesoretto' e su come impiegarlo.

Punto di svolta tra il terzo e quarto trimestre - "Ci sono segni di ripresa e questa ripresa ha bisogno di stabilità, ha bisogno di comportamenti responsabili da parte di tutti" ribadisce il presidente del Consiglio Enrico Letta anche da Bolzano. E aggiunge: "E' tutto risolto? Assolutamente no, sappiamo benissimo i tanti problemi che l'Italia e la sua economia hanno". La ripresa, sostengono Letta, Saccomanni e Visco è figlia anche della stabilità sui mercati che comunque va consolidata. "Il punto di svolta è atteso tra il terzo e il quarto trimestre, ma si tratta di una ripresa graduale. Bisogna consolidare i segnali di miglioramento", ha detto una fonte della Banca d'Italia.

Il sistema bancario è solido - Anche il sistema bancario italiano nel suo complesso è solido, sostiene il governo. Una solidità che viene confermata pur nella consapevolezza di alcuni elementi di criticità territoriali. Quanto al caso Montepaschi, invece, "è opinione comune" che la tesi sostenuta dall'Italia in Europa sia corretta e che "sia in errore Bruxelles". Questa, in sintesi, secondo fonti di Palazzo Chigi, la conclusione alla quale sarebbero arrivati Letta, Visco e Saccomanni esaminando il giudizio della Commissione Ue sul piano di ristrutturazione della banca senese. Non da ultimo, si è ragionato anche sull'unione bancaria europea in vista del semestre di presidenza italiano dell'Unione che si intende debba diventare un semestre di stimolo per il percorso verso l'unione bancaria Ue.

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