Mentre Google scende in campo con il suo Moto X (GALLERY), il mercato dei telefoni intelligenti si sposta verso l'Asia con Samsung, LG, ZTE e Huawei. Apple penalizzata, secondo gli analisti, dalla mancanza di un dispositivo più economico
Prima è stato il monopolio di Apple e il suo iPhone. Poi è arrivato il duopolio, con Samsung e la sua linea di successo Galaxy. E ora potrebbe essere la volta dell'oligopolio, con un pugno di compagnie asiatiche (ZTE, LG, Huawei e la stessa Samsung) che già controllano più della metà del mercato degli smartphone. Tutto ciò mentre Google sfida tutti con il nuovo Moto X, nuovo modello di fascia alta che punta a innovare il modo in cui utilizziamo i dispositivi mobili (guarda la gallery).
Nel frattempo il mercato globale dei telefoni di nuova generazione si allarga sempre di più: su 100 dispositivi venduti in tutto il mondo, ormai 59 sono smartphone, mentre 41 modelli tradizionali. Si tratta di una crescita record, sottolineano gli esperti di Strategy Analytics, spinta soprattutto dai modelli low-cost delle compagnie asiatiche.
Il nuovo scenario - Nel secondo trimestre dell'anno Samsung si è confermata la regina assoluta del mercato degli smartphone, guadagnando due punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2012. Questo anche grazie al lancio recente del Galaxy S4, modello di punta della compagnia sudcoreana. Se Apple continua a perdere quote di mercato (-3%), a guadagnare sempre più punti sono soprattutto le compagnie asiatiche LG, ZTE e Huawei. Per quanto la loro penetrazione sia ancora relativamente bassa (tra il 3% e il 6%), hanno fatto tutte registrare performance di crescita più che positive. Tanto che se si uniscono le loro quote con quelle di Samsung, si supera ormai il 50% dell'intero mercato. Una dimostrazione di come l'Asia si stia imponendo come leader della telefonia, mettendo da parte gli Stati Uniti o l'Europa che fino a pochi anni fa controllavano il settore con Apple, Blackberry e Nokia.
La lunga coda dell'iPhone 4S - La compagnia di Cupertino ha presentato una trimestrale al di sopra delle aspettative, confermando che l'iPhone continua a vendere molto (20% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Ma, come ha notato il Wsj, dietro questo boom non c'è tanto il successo dell'ultimo modello di fascia alta (il 5), ma delle versioni precedenti (4 e 4S) che la mela morsicata sta spingendo nei mercati emergenti come l'India: secondo i dati di Consumer Intelligence Research Partners, ogni dieci iPhone venduti, 3 sono 4S e 1,8 4, i cui prezzi sono considerevolmente più bassi del 5.
Samsung è la compagnia che fa più profitti - Sempre nei giorni scorsi, la società di analisi Strategy Analytics ha certificato che Apple ha perso lo scettro di compagnia più profittevole per vendita di smartphone. Se nel secondo trimestre del 2012 le vendite di iPhone avevano fruttato guadagni stimati di 4,6 miliardi di dollari, nel 2013 questa cifra è scesa a 3,2 miliardi di dollari. Samsung ha invece generato profitti per 5,2 miliardi dal settore mobile, andando così a interrompere il lungo regno di Apple che negli ultimi quattro anni si era affermata come la compagnia più ricca.
In tutto ciò la mela morsicata sente sempre più la pressione dei concorrenti. Come sottolinea la società IDC, il prezzo medio di uno smartphone è sceso da 450 a 375 dollari. E' per questo motivo che, scrive Strategy Analytics, "Apple è ora sotto forte pressione per lanciare modelli di iPhone più economici". Come, ad esempio, il 5C di cui si parla tanto negli ultimi mesi.
Il Moto X di Google - Si presenta come uno smartphone di fascia alta, proprio nel momento in cui il mercato guarda verso il basso. Ma questa volta Google e la sua controllata Motorola non vogliono inseguire i concorrenti, ma superarli a colpi di innovazione ed effetto "wow". A cominciare dalla definizione di "primo smartphone che si guida da solo" (Guarda la Gallery). E cioè di dispositivo che può essere interamente azionato con i comandi vocali, grazie a un'implementazione avanzata di "Now" il servizio di riconoscimento vocale che permette non solo di dialogare con il telefono (un po' come Siri di Apple), ma anche di lanciare ricerche, dare ordini specifici (come "sposta la sveglia di 30 minuti", "compra quel libro su Amazon") o trovare percorsi sulle mappe senza muovere un dito. Grazie ai suoi sensori, il Moto X ascolta sempre la voce del proprietario, in modo da imparare a riconoscerlo sempre di più. Insomma, un passo nella direzione dei dispositivi sempre più integrati nelle nostre vite, da azionare con sforzi minimi. Resta da vedere, come sottolineano gli analisti, se la tempistica giocherà a sfavore degli sforzi di Big G. Moto X è un dispositivo di fascia alta, le cui specifiche sono pronte a competere con quelle dell'iPhone 5. Ma forse troppo costoso per le esigenze dei consumatori che ora sembrano più interzati da modelli low-cost.
Video Moto X
Nel frattempo il mercato globale dei telefoni di nuova generazione si allarga sempre di più: su 100 dispositivi venduti in tutto il mondo, ormai 59 sono smartphone, mentre 41 modelli tradizionali. Si tratta di una crescita record, sottolineano gli esperti di Strategy Analytics, spinta soprattutto dai modelli low-cost delle compagnie asiatiche.
Il nuovo scenario - Nel secondo trimestre dell'anno Samsung si è confermata la regina assoluta del mercato degli smartphone, guadagnando due punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2012. Questo anche grazie al lancio recente del Galaxy S4, modello di punta della compagnia sudcoreana. Se Apple continua a perdere quote di mercato (-3%), a guadagnare sempre più punti sono soprattutto le compagnie asiatiche LG, ZTE e Huawei. Per quanto la loro penetrazione sia ancora relativamente bassa (tra il 3% e il 6%), hanno fatto tutte registrare performance di crescita più che positive. Tanto che se si uniscono le loro quote con quelle di Samsung, si supera ormai il 50% dell'intero mercato. Una dimostrazione di come l'Asia si stia imponendo come leader della telefonia, mettendo da parte gli Stati Uniti o l'Europa che fino a pochi anni fa controllavano il settore con Apple, Blackberry e Nokia.
La lunga coda dell'iPhone 4S - La compagnia di Cupertino ha presentato una trimestrale al di sopra delle aspettative, confermando che l'iPhone continua a vendere molto (20% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Ma, come ha notato il Wsj, dietro questo boom non c'è tanto il successo dell'ultimo modello di fascia alta (il 5), ma delle versioni precedenti (4 e 4S) che la mela morsicata sta spingendo nei mercati emergenti come l'India: secondo i dati di Consumer Intelligence Research Partners, ogni dieci iPhone venduti, 3 sono 4S e 1,8 4, i cui prezzi sono considerevolmente più bassi del 5.
Samsung è la compagnia che fa più profitti - Sempre nei giorni scorsi, la società di analisi Strategy Analytics ha certificato che Apple ha perso lo scettro di compagnia più profittevole per vendita di smartphone. Se nel secondo trimestre del 2012 le vendite di iPhone avevano fruttato guadagni stimati di 4,6 miliardi di dollari, nel 2013 questa cifra è scesa a 3,2 miliardi di dollari. Samsung ha invece generato profitti per 5,2 miliardi dal settore mobile, andando così a interrompere il lungo regno di Apple che negli ultimi quattro anni si era affermata come la compagnia più ricca.
In tutto ciò la mela morsicata sente sempre più la pressione dei concorrenti. Come sottolinea la società IDC, il prezzo medio di uno smartphone è sceso da 450 a 375 dollari. E' per questo motivo che, scrive Strategy Analytics, "Apple è ora sotto forte pressione per lanciare modelli di iPhone più economici". Come, ad esempio, il 5C di cui si parla tanto negli ultimi mesi.
Il Moto X di Google - Si presenta come uno smartphone di fascia alta, proprio nel momento in cui il mercato guarda verso il basso. Ma questa volta Google e la sua controllata Motorola non vogliono inseguire i concorrenti, ma superarli a colpi di innovazione ed effetto "wow". A cominciare dalla definizione di "primo smartphone che si guida da solo" (Guarda la Gallery). E cioè di dispositivo che può essere interamente azionato con i comandi vocali, grazie a un'implementazione avanzata di "Now" il servizio di riconoscimento vocale che permette non solo di dialogare con il telefono (un po' come Siri di Apple), ma anche di lanciare ricerche, dare ordini specifici (come "sposta la sveglia di 30 minuti", "compra quel libro su Amazon") o trovare percorsi sulle mappe senza muovere un dito. Grazie ai suoi sensori, il Moto X ascolta sempre la voce del proprietario, in modo da imparare a riconoscerlo sempre di più. Insomma, un passo nella direzione dei dispositivi sempre più integrati nelle nostre vite, da azionare con sforzi minimi. Resta da vedere, come sottolineano gli analisti, se la tempistica giocherà a sfavore degli sforzi di Big G. Moto X è un dispositivo di fascia alta, le cui specifiche sono pronte a competere con quelle dell'iPhone 5. Ma forse troppo costoso per le esigenze dei consumatori che ora sembrano più interzati da modelli low-cost.
Video Moto X