Draghi: “Ripresa graduale ma il mercato del lavoro è debole”

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La Bce lascia i tassi invariati al minimo storico (0,5%) e prevede che il costo del denaro resterà a livelli bassi per un periodo prolungato. I recenti dati di fiducia confermano le aspettative di una stabilizzazione dell’attività economica

I dati recenti confermano segnali di miglioramento della congiuntura economica, ma i rischi sul versante della crescita rimangono e in tale quadro la politica monetaria della Bce continuerà a sostenere la ripresa, con tassi di interesse destinati a rimanere agli attuali minimi, o anche sotto, ancora per un periodo di tempo prolungato. Come atteso, non cambia in maniera sostanziale il messaggio della Bce rispetto a quanto comunicato da Francoforte il mese scorso e dal presidente Mario Draghi nelle sue ultime uscite pubbliche. Una banca centrale che tenta dunque di rassicurare il mercato, dicendosi attenta e pronta ad intervenire, ma che per il momento evita di prendere nuove iniziative concrete.

Tassi a livelli più bassi per un periodo di tempo prolungato - "I recenti indicatori di fiducia basati sulle indagini congiunturali hanno mostrato ulteriori segnali di miglioramento dai bassi livelli e danno una timida conferma delle aspettative di una stabilizzazione dell'attività economica", ha detto Draghi nel corso della conferenza stampa tenuta al termine della riunione odierna del direttivo Bce, che ha lasciato invariati i tassi. "Il consiglio direttivo conferma l'aspettativa che il tasso di riferimento della Bce rimanga all'attuale minimo, a livelli più bassi, per un periodo di tempo prolungato".

“Il mercato del lavoro resta debole” - Draghi sottolinea d'altra parte la condizione di perdurante debolezza del mercato del lavoro e le prospettive di ripresa comunque debole per l'economia della zona euro, nel corso del 2013 e del 2014. Sul fronte occupazionale per Draghi vanno "rimosse le rigidità, va aumentata la competitività, sostenendo in particolar modo le piccole e medie imprese" per abbassare il tasso di disoccupazione "soprattutto per i giovani". "L'attività economica complessiva della zona euro dovrebbe stabilizzarsi e riprendere ad un passo lento", nota Draghi, aggiungendo che lo sviluppo dello scenario macroeconomico dovrà essere "significativamente" migliore rispetto allo scenario di base della Bce.

Tassi fermi, costo del denaro a 0,5%
- In linea alle attese del mercato, la Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi di riferimento. Il costo del denaro nei 17 Paesi della zona euro resta dunque al minimo storico dello 0,5%, livello raggiunto lo scorso mese di maggio a seguito dell'ultimo taglio, di 25 punti base, operato da Francoforte. Invariati anche i tassi su depositi e prestiti overnight, rispettivamente a zero e a 1%.

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