Made in Italy in fuga, Pernigotti ceduta ai turchi Toksov

Economia

Il marchio dolciario, celebre per il gianduiotto e di proprietà dei fratelli Averna, è stato acquistato dal gruppo che ha sede a Istanbul. Pochi giorni fa la vendita di Loro Piana. Coldiretti: in mano estera aziende italiane agroalimentari per 10 miliardi

Ancora un marchio storico italiano che lascia il Paese. Dopo la clamorosa vendita di Loro Piana di pochi giorni fa, stavolta si tratta di Pernigotti. Il noto marchio dolciario di proprietà dei fratelli Averna ha siglato un accordo con il gruppo della famiglia Toksoz, che ha sede a Istanbul, per la cessione della totalità del capitale dell’azienda. Pernigotti, azienda italiana con oltre 150 anni di storia, si distingue nel segmento del cioccolato gianduia (con gli storici gianduiotti) per un giro d'affari da 75 milioni di euro e 150 posti di lavoro nello stabilimento piemontese di Novi Ligure.

Le motivazioni della vendita -
Con un comunicato la famiglia ha spiegato le ragioni della vendita. "In tutti gli anni di lavoro svolti in Pernigotti abbiamo profuso un grande impegno nel miglioramento qualitativo dei prodotti, nel rinnovamento della gamma e nel potenziamento produttivo ed organizzativo. Negli ultimi mesi siamo stati oggetto di un forte interesse da parte dei principali operatori nazionali ed esteri; siamo lieti di affidare Pernigotti al gruppo Sanset della famiglia Toksoz, solido e determinato ad agire in ottica di continuità e sviluppo. Pernigotti, facendo leva sul notevole know-how acquisito e sulla complementarietà con Sanset, continuerà il processo di crescita intrapreso in Italia, in Turchia e negli altri mercati internazionali". Da Istanbul è arrivato questo messaggio: "Siamo fieri di aver acquisito Pernigotti, marchio ricco di storia e fascino che identifica nel mondo la gianduia ed il torrone italiano. Manterremo e potenzieremo l'attuale struttura, sviluppando l'attività in nuove e interessanti aree geografiche, sfruttando la forza del marchio Pernigotti. Introdurremo Pernigotti nel mercato turco cosi come in altri importanti paesi".

Coldiretti: in mano estera marchi italiani per 10 miliardi -
Con questa operazione, ricorda la Coldiretti, sale ad oltre 10 miliardi il valore dei marchi storici dell'agroalimentare italiano passati in mani straniere dall'inizio della crisi che ha favorito una escalation nelle operazioni di acquisizione del Made in Italy agroalimentare. Inoltre, Pernigotti segue da vicino l'acquisizione da parte di Lvmh (che ha anche acquisito Loro Piana) della pasticceria milanese Cova, mentre l'ultimo colpo nelle campagne toscane è stato messo a segno da un imprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong, che ha acquistato per la prima volta un'azienda vitivinicola agricola nel Chianti, l'azienda Casanova - La Ripintura. Sempre 2013 si è assistito al passaggio di mano del 25% del riso Scotti ceduto dalla famiglia pavese agli spagnoli di Ebro Foods. Da non dimenticare infine il passaggio della Parmalat avvenuto circa due anni fa nelle mani dei francesi della famiglia Besnier. In controtendenza la famiglia Moretti Polegato, che fa rientrare in Italia i marchi Diadora per Cina, Hong Kong e Macao, riacquistandoli per 9,2 milioni di dollari.

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