Squinzi al governo: "Si perde tempo in inutili polemiche"
EconomiaIl presidente di Confindustria: "Abbiamo dato fiducia all'esecutivo, ma non deve essere soggetto a continue fluttuazioni". Poi aggiunge: "Coi dati tragici sull'occupazione giovanile dobbiamo essere capaci di creare nuovi posti di lavoro"
"Abbiamo dato fiducia al governo Letta: speriamo di aver fatto bene, anche se tutti i giorni vediamo che si perde tempo in inutili polemiche". A dirlo è il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: "Serve stabilità e governabilità – dice - abbiamo bisogno di un governo che sappia che crescere si può, anzi si deve, di un governo che non deve essere soggetto a continue fluttuazioni".
"Dobbiamo essere capaci di creare posti di lavoro" - Indecisioni che- spiega ancora Squinzi – si riscontrano mentre il Made in Italy, il settore manifatturiero e in particolare il comparto calzaturiero risentono "delle difficoltà del Paese, del calo vistoso dei consumi interni”. "Con i dati tragici sull'occupazione giovanile - aggiunge - dobbiamo essere capaci di creare al più presto le condizioni per nuovi posti di lavoro".
Prudenza sulle riforme istituzionali - Il numero uno degli industriali si mostra poi cauto sul progetto per le riforme nei prossimi 5 anni: "Andiamo avanti con il dibattito, poi alla fine trarremo le conclusioni".
Più ottimista, invece, sull’accordo sulla rappresentanza sindacale da poco siglato anche coi sindacati: "E' stato un lavoro serio, metodico, senza cercare clamore mediatico: è un metodo a cui non vogliamo derogare, che sintetizzerei con lo slogan 'Fatti non parole"'. "E' un accordo – spiega - con un valore che molti hanno definito storico, comunque di grande prospettiva: mette fine a una stagione di contrapposizioni e mette le basi a un dialogo basato sul rilancio della produttività, della crescita e del welfare".
"Dobbiamo essere capaci di creare posti di lavoro" - Indecisioni che- spiega ancora Squinzi – si riscontrano mentre il Made in Italy, il settore manifatturiero e in particolare il comparto calzaturiero risentono "delle difficoltà del Paese, del calo vistoso dei consumi interni”. "Con i dati tragici sull'occupazione giovanile - aggiunge - dobbiamo essere capaci di creare al più presto le condizioni per nuovi posti di lavoro".
Prudenza sulle riforme istituzionali - Il numero uno degli industriali si mostra poi cauto sul progetto per le riforme nei prossimi 5 anni: "Andiamo avanti con il dibattito, poi alla fine trarremo le conclusioni".
Più ottimista, invece, sull’accordo sulla rappresentanza sindacale da poco siglato anche coi sindacati: "E' stato un lavoro serio, metodico, senza cercare clamore mediatico: è un metodo a cui non vogliamo derogare, che sintetizzerei con lo slogan 'Fatti non parole"'. "E' un accordo – spiega - con un valore che molti hanno definito storico, comunque di grande prospettiva: mette fine a una stagione di contrapposizioni e mette le basi a un dialogo basato sul rilancio della produttività, della crescita e del welfare".